Papa Francesco andrà al carcere di Regina Coeli per la Messa del Giovedì Santo: incontrerà i detenuti

Nonostante sia ancora in convalescenza dopo il ricovero, durato oltre un mese, al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, Papa Francesco prenderà parte ad alcuni riti di Pasqua. Giovedì Santo il Pontefice alle 16 si recherà nel Carcere di Regina Coeli per la Santa Messa in Cœna Domini e incontrare i detenuti. L'incontro dovrebbe avvenire in forma privata nel pomeriggio e si terrà solo se le sue condizioni di salute lo permetteranno. Lo si apprende da fonti informate.
Sarà invece il cardinale Angelo Comastri, arciprete emerito della Basilica di San Pietro e vicario generale emerito per la Città del Vaticano, a celebrare su delega di Papa Francesco la Messa della domenica di Pasqua in Piazza San Pietro, mentre il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, presiederà la liturgia della sera del Sabato Santo nella Basilica di San Pietro.
La Sala Stampa della Santa Sede aveva fatto sapere ieri i nomi dei cardinali delegati dal Pontefice per i vari appuntamenti della Settimana Santa. La Messa Crismale, la mattina del Giovedì Santo, sarà celebrata dal cardinale Domenico Calcagno, presidente emerito dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), mentre quella della Passione sarà presieduta dal cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali. A guidare la Via Crucis, in programma al Colosseo, sarà invece il cardinale Baldo Reina, vicario generale per la Diocesi di Roma. Sempre ieri è stato pubblicato il calendario delle celebrazioni a San Pietro dove si legge che la Messa in Cena Domini del Giovedì Santo in Basilica sarà presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica papale di San Pietro e vicario generale del Papa per la Città del Vaticano.
Intanto, migliorano le condizioni di salute del Pontefice, secondo l‘ultimo aggiornamento arrivato dal Vaticano, Bergoglio- ha fatto sapere ieri la Sala Stampa Vaticana, "prosegue nei suoi miglioramenti sia sul fronte motorio, che respiratorio e dell'uso della voce grazie anche alla fisioterapia. Il pontefice sta anche progressivamente intensificando i suoi ritmi di lavoro. Ci sono tempi più lunghi in cui Francesco riesce a stare senza la somministrazione dell'ossigeno: gli alti flussi restano un uso residuale, di notte, ma solo all'occorrenza e a scopo principalmente terapeutico".