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Papa Francesco: “Non condannare chi fallisce nel matrimonio”

L’appello di Bergoglio durante la messa a Santa Marta: cultura dell’accoglienza e mai condanna nei confronti di chi sperimenta il fallimento del proprio amore. Non bisogna cadere nella trappola di considerare i divorziati semplice “casistica”.
A cura di S. P.
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L’ennesimo forte appello da parte di Papa Francesco è arrivato questa mattina nel corso dell’omelia a Santa Marta. Il Papa ha parlare del matrimonio, in particolare di coloro che sperimentano il fallimento del proprio amore. E che non vanno condannati ma accompagnati. Bergoglio ha parlato di cultura dell'accoglienza e mai di condanna nei confronti, appunto, di chi sperimenta il fallimento del proprio amore. Il Pontefice ha invitato dunque a non cadere nella trappola di considerare i divorziati semplice “casistica” perché “dietro la casistica c’è sempre una trappola contro di noi e contro Dio”. La richiesta di non far scivolare nella casistica il livello del dibattito sui divorziati risposati era stato rivolto da Bergoglio ai cardinali riuniti la settimana scorsa in occasione del Concistoro Straordinario che ha avviato il percorso sinodale articolato in due anni per arrivare a una soluzione del problema della riammissione dei divorziati risposati all'Eucaristia.

La riflessione di Bergoglio – Radio Vaticana ha riportato alcuni stralci della sua omelia dettata, come sempre, dalle letture del Vangelo: il Papa ha commentato l'atteggiamento dei dottori della legge che cercano di porre delle trappole a Gesù per “togliergli l'autorità morale”. I farisei, ha osservato Bergoglio, si presentano da Gesù con il problema del divorzio. Il loro stile è sempre lo stesso: la casistica, “È lecito questo o no? Sempre il piccolo caso. E questa è la trappola: dietro la casistica, dietro il pensiero casistico, sempre c'è una trappola. Contro la gente, contro di noi e contro Dio”. Ma è lecito ripudiare la propria moglie?, chiede il Papa, secondo il quale la casistica va al centro del problema e qui va proprio ai giorni della Creazione. Occorre sempre ricordare, ha aggiunto il Papa “quanto bello è l'amore, quanto bello è il matrimonio, quanto bella è la famiglia, quanto bello è questo cammino”.

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