Papa Francesco: “Nel mondo ferito non serve la forza ma misericordia e amore”
Nel mondo ferito di questi giorni non serve la forza, ma l’unica risposta possibile è la misericordia e l'amore, lo ha ricordato Papa Francesco oggi introducendo la recita dell'Angelus affacciato dalla finestra del Vaticano su una piazza San Pietro blindata dai controlli antiterrorismo. "Di fronte alle tante lacerazioni nel mondo e alle troppe ferite nella carne degli uomini chiediamo alla Vergine Maria di sostenerci nel nostro impegno di imitare Gesù, nostro Re, rendendo presente il suo regno con gesti di tenerezza, di comprensione e di misericordia" ha dichiarato infatti il Pontefice, aggiungendo: "La logica mondana poggia sull’ambizione e sulla competizione, combatte con le armi della paura, del ricatto e della manipolazione delle coscienze. La logica evangelica, quella di Gesù, invece si esprime nell’umiltà e nella gratuità, si afferma silenziosamente ma efficacemente con la forza della verità. I regni di questo mondo a volte si reggono su prepotenze, rivalità, oppressioni; il regno di Cristo è un regno di giustizia, di amore e di pace".
Viaggio del Papa in Africa
Prima di congedarsi con il consueto "buon pranzo", Bergoglio ha chiesto ai fedeli di pregare per il suo imminente viaggio in Africa. "Visiterò il Kenya, l'Uganda e la Repubblica Centrafricana. Vi chiedo di pregare per queste popolazioni e per me affinché questo viaggio possa portare vicinanza e affinché queste popolazioni possano avere pace e prosperità" ha sottolineato il Pontefice. Poco prima, con un telegramma a firma del Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, Papa Francesco aveva scritto all’arcivescovo di Bamako, monsignor Jean Zerbo, in riferimento a quanto accaduto in Mali con l'attentato all'Hotel di Bamako. "Costernato per questa violenza cieca, che condanna fermamente il Santo Padre implora da Dio la conversione dei cuori e il dono della pace e invoca la benedizione divina per tutte le persone che sono state toccate da questo dramma" si legge nel messaggio.