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Papa Francesco: “La Chiesa non è un supermercato, no al listino prezzi dei sacramenti”

Bergoglio: “È doloroso trovare in alcuni uffici parrocchiali ‘l’elenco dei prezzi’ dei servizi sacramentali come in un supermercato. O la Chiesa è il popolo fedele di Dio in cammino, santo e peccatore, o finisce per essere un’azienda di servizi vari”.
A cura di Davide Falcioni
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Quando i ministri "eccedono nel loro servizio e maltrattano il popolo di Dio, deturpano il volto della Chiesa". Lo ha detto ieri papa Francesco intervenendo in occasione della diciottesima Congregazione generale del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità. "È doloroso – ha osservato – trovare in alcuni uffici parrocchiali ‘l'elenco dei prezzi' dei servizi sacramentali come in un supermercato. O la Chiesa è il popolo fedele di Dio in cammino, santo e peccatore, o finisce per essere un'azienda di servizi vari, e quando gli agenti pastorali prendono questa seconda strada, la Chiesa diventa il supermercato della salvezza e i sacerdoti semplici dipendenti di una multinazionale".

Per il Santo Padre, questo è il "grande fallimento" al quale porta il clericalismo. Uguale amarezza, anzi, "dolore", il Papa lo esprime per quei "giovani preti" che si vedono in giro nelle sartorie ecclesiastiche "che si provano abiti talari e cappelli o camici e rocchetti con pizzi". "Basta", ha avvertito, "questo è veramente uno scandalo". Il clericalismo "è una frusta, è un flagello, una forma di mondanità che sporca e danneggia il volto della sposa del Signore, schiavizza il santo popolo fedele di Dio".

Quel popolo che nonostante tutto "continua ad andare avanti con pazienza e umiltà": "Con quanta pazienza deve tollerare gli sprechi, i maltrattamenti, le esclusioni da parte del clericalismo istituzionalizzato", ha esclamato Bergoglio. "E con quanta naturalezza parliamo dei ‘principi della Chiesa', o delle promozioni episcopali come promozioni di carriera! Gli orrori del mondo, la mondanità che maltratta il popolo santo fedele di Dio".

Francesco, in un inciso, ha anche posto l'accento sull'importanza delle donne nella Chiesa. "La Chiesa è donna – ha affermato -, ma perché sono le donne che sanno aspettare, che sanno scoprire le risorse della Chiesa, del popolo fedele, che si spingono oltre il limite, forse con paura ma coraggiose, e nel chiaroscuro di un giorno che inizia si avvicinano a un sepolcro con l'intuizione (ancora non speranza) che ci possa essere qualcosa di vivo. La donna è un riflesso della Chiesa, la Chiesa è femminile, è una sposa e madre".

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