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Zelensky dopo l’incontro con Papa Francesco: “Non può esserci uguaglianza con i russi”

Dopo 40 minuti è terminato l’incontro in Vaticano tra papa Francesco e il presidente ucraino Zelensky. Il Pontefice lo ha ringraziato per la visita e gli ha donato un ramoscello d’ulivo, simbolo della pace.
A cura di Chiara Ammendola
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Il presidente ucraino Zelensky a Roma
Il presidente ucraino Zelensky a Roma

È durato 40 minuti l'incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e Papa Francesco. Ad accogliere il leader di Kiev in Vaticano, monsignor Leonardo Sapienza, Regente della Prefettura della Casa Pontificia. Poi il colloquio privato con Francesco nell'Auletta Paolo VI.

Il Pontefice, dopo averlo ringraziato per la visita, ha donato a Zelensky una piccola scultura che rappresenta un ramoscello d'ulivo, simbolo della pace, mentre il presidente ucraino ha donato al Papa un'icona della Madonna dipinta sui resti di un giubbotto antiproiettile. “Un grande onore”, le prime parole pronunciate, mettendosi la mano sul cuore, da Zelensky.

Il Pontefice ha anche dato il Messaggio per la Pace di quest'anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev e il volume "Un'Enciclica sulla pace in Ucraina".
Zelesky ha donato al Santo Padre anche un quadro intitolato "Perdita", sull'uccisione dei bambini durante il conflitto.

Nel quadro della Madonna, è stato spiegato, il bambino è nero perché è vuoto. E sta a testimoniare i bambini ucraini uccisi. Al momento dello scambio dei doni, Zelensky, in italiano, ha ribadito: “Per me è un grande onore Santo Padre”.

Stando a quanto riportato dalla Sala Stampa Vaticana, l'incontro tra i due, che è proseguito a porte chiuse, si è incentrato sulla situazione umanitaria e politica dell'Ucraina provocata dalla guerra in corso: “Il Papa ha assicurato la sua preghiera costante – si legge nella nota – testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall'invocazione continua al Signore per la pace, fin dal febbraio dello scorso anno”.

“Entrambi – prosegue la nota – hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione. Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di ‘gesti di umanità' nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto”.

Zelensky: "Ho detto al Papa che non può esserci uguaglianza tra la vittima e l'aggressore"

Dal canto suo Zelensky ha spiegato su Telegram i contenuti dell'incontro col Santo Padre: "Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini. Ho anche sottolineato decine di migliaia di bambini deportati. Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa. Inoltre, ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina. Perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l'aggressore. Ho anche parlato della nostra formula di pace come dell'unica formula efficace per raggiungere una pace giusta. Si è offerto di unirsi alla sua attuazione".

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