Papa Francesco incontra i detenuti a Regina Coeli: “Mi chiedo perché loro e non io”, ovazione per il Pontefice

Papa Francesco si è recato al carcere di Regina Coeli per una visita privata ai detenuti in occasione del Giovedì Santo. Il Pontefice si è presentato senza i naselli per l’ossigeno ed è stato accolto da un’ovazione dei carcerati presenti all’incontro. Ai giornalisti che lo attendevano all’esterno ha detto: “Vivrò questa Pasqua come posso”.
A cura di Eleonora Panseri
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Il Papa insieme ai detenuti del carcere romano di Regina Coeli (Foto Vatican News)
Il Papa insieme ai detenuti del carcere romano di Regina Coeli (Foto Vatican News)

Papa Francesco si è recato al carcere di Regina Coeli per una visita privata ai detenuti in occasione del Giovedì Santo. 

"Papa Francesco è arrivato ora in visita alla casa circondariale di Regina Coeli, accolto dal direttore, Claudia Clementi, e dal personale del carcere, e sta entrando nella rotonda principale, dove si svolgerà un incontro con circa 70 detenuti", riferisce la sala stampa della Santa Sede in un post pubblicato su X.

A quanto si apprende, il Pontefice si è presentato senza i naselli per l'ossigeno ed è stato accolto da un'ovazione dei detenuti presenti all'incontro.

"A me piace fare tutti gli anni quello che ha fatto Gesù il Giovedì Santo, la lavanda dei piedi, in carcere. Quest'anno non posso farlo, ma posso e voglio essere vicino a voi. Prego per voi e per le vostre famiglie", ha detto ai detenuti.

L'incontro è stato breve, Bergoglio si è intrattenuto circa 20 minuti all'interno del penitenziario. Il Papa è apparso sorridente, anche se un pochino affaticato. Poi ha lasciato il carcere accompagnato dai detenuti: "Francesco, Francesco…" e "libertà, libertà…", hanno intonato.

Una foto dell'incontro di Papa Francesco con i detenuti e gli agenti (Foto Vatican News)
Una foto dell'incontro di Papa Francesco con i detenuti e gli agenti (Foto Vatican News)

Ai giornalisti che lo attendevano all'esterno di Regina Coeli ha detto: "Ogni volta che io entro in questi posti mi domando perché loro e non io". E poi ha aggiunto: "Vivrò questa Pasqua come posso".

Si tratta della seconda visita del Pontefice nel penitenziario, non distante dalla Città del Vaticano, dove si recò anche il 29 marzo del 2018 per la messa in Coena Domini.

Sempre in un carcere romano, quello di Rebibbia, il Santo Padre aveva scelto di celebrare il rito della Lavanda dei piedi anche il Giovedì Santo dell'anno scorso, il 28 marzo 2024, con circa 200 recluse della sezione femminile del penitenziario.

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Il Pontefice argentino ha un predilezione per la condizione dei carcerati, da sempre da lui considerati gli ultimi tra gli ultimi.

Lo ha dimostrato anche in altri incontri con reclusi e nell'aver scelto di aprire, per la prima volta nella storia della Chiesa, una Porta Santa per il Giubileo, sempre a Rebibbia, il 26 dicembre scorso.

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