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Papa Francesco in una piazza semivuota: “Niente porte blindate nella Chiesa”

Dopo gli attentati di Parigi l’udienza generale del mercoledì di Papa Francesco si è svolta con ingenti misure di sicurezza. Presenti circa 20mila fedeli, pochi rispetto al solito.
A cura di Susanna Picone
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Ad aspettare Papa Francesco questa mattina, per la prima udienza in piazza San Pietro dopo gli attentati di Parigi di venerdì scorso, c’erano circa ventimila fedeli, pochi rispetto al solito. Sono coloro che hanno superato varchi e controlli molto più numerosi e impegnativi rispetto a quelli delle scorse settimane. Il risultato è che piazza San Pietro è apparsa semivuota. Ai fedeli Papa Francesco ha chiesto di non “blindare le porte della Chiesa”. Facendo un'ampia riflessione sull'apertura della porta santa in vista del Giubileo Bergoglio ha detto che la Chiesa “è la portinaia della casa del Signore, la portinaia, non è la padrona della casa del Signore”. “Ci sono posti nel mondo – così Papa Francesco – dove non si chiudono le porta a chiave, ancora ci sono, ma ce ne sono tanti dove le porte blindate sono diventate normali, non dobbiamo arrenderci – ha esortato – all'idea che dobbiamo applicare questo sistema, che è anche di sicurezza a tutta la nostra vita, della famiglia, della società e tanto meno della Chiesa, sarebbe terribile una Chiesa inospitale così come una famiglia ripiegata su se stessa inaridisce il mondo e mortifica se stessa”.  “Per favore – ha quindi chiesto Francesco – niente porte blindate nella Chiesa, niente, tutto aperto”. Il Papa ha parlato del tema dei “passaggi delle frontiere” e ha detto che “la porta deve custodire certo ma non respingere, non deve essere forzata, al contrario si chiede permesso perche la libertà si oscura nella prepotenza della invasione, la porta si apre frequentemente per vedere se fuori c'è qualcuno che aspetta e magari non ha il coraggio, forse neppure la forza di bussare”. “Quanta gente ha perso la fiducia, non ha il coraggio di bussare alla porta del nostro cuore cristiano, le porte delle nostre Chiese, sono lì non hanno il coraggio, gli abbiamo tolto la fiducia, per favore che questo non accada mai”, ha proseguito ancora Papa Francesco in piazza San Pietro.

“Difendere i diritti dei bambini” – Bergoglio ha fatto anche appello alla comunità internazionale a “vigilare sulle condizioni di vita dei fanciulli, specialmente là dove sono esposti al reclutamento da parte di gruppi armati, come pure possa aiutare le famiglie a garantire ad ogni bambino e bambina il diritto alla scuola e all'educazione”. Ha ricordato che dopodomani ricorrerà la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia spiegando che è un dovere di tutti proteggere i bambini e anteporre ad ogni altro criterio il loro bene. “Auspico – ha detto il Papa – che la Comunità internazionale possa vigilare attentamente sulle condizioni di vita dei fanciulli, specialmente là dove sono esposti al reclutamento da parte di gruppi armati; come pure possa aiutare le famiglie a garantire ad ogni bambino e bambina il diritto alla scuola e all'educazione”.

Giubileo, l’8 dicembre Papa apre la porta santa – Durante l’udienza Papa Francesco ha dunque ricordato che “siamo arrivati alle soglie del Giubileo, che è vicino”. Papa Francesco aprirà la porta santa della basilica di San Pietro l'8 dicembre alle 9,30, dando così inizio al Giubileo. Il Pontefice è intenzionato ad aprire la porta santa della Chiesa di Bangui, nella Repubblica Centrafricana,nel suo viaggio di fine novembre. Si tratta di un gesto fortemente simbolico in una zona di conflitto che anticiperebbe l'inizio del Giubileo.

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