Papa Francesco: “Il matrimonio è uomo-donna, su di esso si fonda la famiglia”
Dopo la parole sull'omosessualità e i diritti Lgbtq+, Papa Francesco è intervenuto sulla questione del matrimonio e il valore della famiglia.
Bergoglio – durante una udienza con i prelati uditori, gli officiali, gli avvocati e i collaboratori del Tribunale della Rota Romana – si è lasciato andare ad un discorso più ampio, in cui ha evidenziato il significato dell'unione uomo-donna:
“Nella Chiesa e nel mondo c’è un forte bisogno di riscoprire il significato e il valore dell’unione coniugale tra uomo e donna su cui si fonda la famiglia. Infatti, un aspetto certamente non secondario della crisi che colpisce tante famiglie è l’ignoranza pratica, personale e collettiva, circa il matrimonio".
Il Pontefice ha ricordato che "il vangelo della famiglia rimanda al disegno divino della creazione dell'uomo e della donna, cioè al ‘principio', secondo la parola di Gesù: ‘Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto' (Mt 19,4-6). E questo essere una sola carne si inserisce nel disegno divino della redenzione".
Per il Papa, "il matrimonio secondo la Rivelazione cristiana non è una cerimonia o un evento sociale, né una formalità; non è nemmeno un ideale astratto: il matrimonio è una realtà con la sua precisa consistenza, non ‘una mera forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno'".
Per poi chiosare in questa maniera sull’argomento: “Ci possiamo chiedere: com’è possibile che avvenga un’unione così coinvolgente tra l’uomo e la donna, un’unione fedele e per sempre e dalla quale nasce una nuova famiglia? Com’è possibile questo, tenuto conto dei limiti e della fragilità degli esseri umani? Conviene che ci poniamo queste domande e che ci lasciamo prendere dallo stupore dinanzi alla realtà del matrimonio.”