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Papa Francesco: “I bimbi non sono mai un errore, non punirli per le nostre colpe”

Papa Francesco ha parlato di minori nel corso dell’udienza generale del mercoledì: “Che ne facciamo delle solenni dichiarazioni dei diritti dell’uomo e dei diritti dell’infanzia, se poi puniamo i bambini per gli errori degli adulti?”.
A cura di Susanna Picone
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Ha parlato dei bambini oggi Papa Francesco nel corso dell’udienza generale del mercoledì. Ha parlato dei bambini che “non sono mai un errore” e che con i quali “non si scherza”. “Fratelli e sorelle pensate bene: con i bambini non si scherza! Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe, per favore!”, questo il monito lanciato dal Pontefice. “Troppo spesso – ha denunciato Papa Francesco – ricadono sui bambini gli effetti di lavori precari e malpagati, di trasporti inefficienti, di unioni immature e separazioni irresponsabili, essi subiscono gli esiti della cultura dei diritti soggettivi, vittime di una violenza che non sono in grado di smaltire, e sotto gli occhi dei grandi sono costretti al degrado”. Per questo Bergoglio si è chiesto: “Che ne facciamo delle solenni dichiarazioni dei diritti dell'uomo e dei diritti dell'infanzia, se poi puniamo i bambini per gli errori degli adulti?”. Papa Francesco ha parlato a lungo dell’infanzia: “Tanti bambini fin dall'inizio sono rifiutati, abbandonati, derubati della loro infanzia e del loro futuro, e qualcuno – ha lamentato Bergoglio – osa dire, quasi per giustificarsi, che è stato un errore farli venire al mondo. Questo è vergognoso!”.

Il Papa ha parlato dei bambini emarginati, abbandonati, di quanti vivono per strada, senza scuola e senza cure mediche. Ognuno di questi bambini – ha denunciato Papa Francesco – “è un grido che sale a Dio e che accusa il sistema che noi, adulti, abbiamo costruito”. “Purtroppo – ha continuato il Pontefice durante l’udienza – questi bambini sono preda dei delinquenti, che li sfruttano per indegni traffici e commerci, o addestrandoli alla guerra e alla violenza. Ma anche nei cosiddetti Paesi ricchi tanti bambini vivono drammi che li segnano in modo pesante, a causa della crisi della famiglia, dei vuoti educativi e di condizioni di vita a volte disumane”. Ma nessun bambino, ha assicurato il Papa, viene dimenticato dal Padre che è nei cieli, “nessuna delle loro lacrime va perduta”. “Come neppure – ha ammonito infine il Pontefice – va perduta la nostra responsabilità, la responsabilità sociale delle persone, di ognuno di noi, e dei Paesi”.

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