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Papa Francesco ha deciso come sarà il suo funerale: non più tre bare e nuovo luogo di sepoltura

Funerali più sobri per il Papa, saranno i “funerali di un Pastore, non di un potente del mondo”, si legge nella nuova edizione dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Tra le novità niente più triplice bara né esposizione della salma “su un catafalco”.
A cura di Biagio Chiariello
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Papa Francesco lo aveva dichiarato in più occasioni: per il suo funerale desidera una cerimonia semplice, "con dignità, ma come ogni cristiano". In diverse interviste aveva dichiarato di non voler essere esposto su un catafalco, rivelando che sarà sepolto a Santa Maria Maggiore e non nella basilica di San Pietro. Ora, però, arrivano in forma scritta le nuove disposizioni per le esequie, in generale, di tutti i Pontefici.

Tra le principali novità introdotte, vi sono la deposizione immediata del corpo del defunto Papa all'interno della bara, l'esposizione ai fedeli nella bara aperta e l'eliminazione del trittico di feretri (cipresso, piombo e rovere). È stata inoltre introdotta una nuova prassi: il rituale da seguire nel caso in cui la sepoltura sia richiesta in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana. Le modifiche sono contenute nell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, approvato il 29 aprile e stampato il 4 novembre.

L'ultima revisione dell'Ordo era stata fatta nel 1998 da san Giovanni Paolo II e pubblicata nel 2000. Era stata utilizzata per la prima volta sette anni dopo, proprio per i funerali di Wojtyla. "Era una seconda edizione necessaria", ha sottolineato l'arcivescovo Diego Ravelli, Maestro delle celebrazioni liturgiche dei pontefici, in risposta alle richieste del pontefice argentino.

Perché il Papa ha voluto un rito funebre più sobrio

Il motivo? Bergoglio ha chiesto esplicitamente di "semplificare e adattare alcuni riti in modo che la celebrazione delle esequie del Vescovo di Roma esprimesse meglio la fede della Chiesa in Cristo Risorto. Il rito rinnovato, inoltre, doveva evidenziare ancora di più che le esequie del Romano Pontefice sono quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo" ha spiegato Ravelli.

Sono state mantenute le tre "stazioni" classiche, quella nella casa del defunto, quella nella Basilica Vaticana e al luogo della sepoltura. "Tuttavia – spiega ancora l'arcivescovo Ravelli – la struttura interna delle stazioni e dei testi sono stati rivisti alla luce dell'esperienza maturata con le esequie di san Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI".

Tra le novità più rilevanti c'è anche la semplificazione dei titoli pontifici, limitati nelle premesse a Pontifex Romanus e al trittico Papa, Episcopus e Pastor.

Come sarà il funerale di Papa Francesco

La prima stazione "nella casa del defunto" sposterà la constatazione del decesso dalla camera alla cappella privata. A quel punto, la salma sarà già deposta all’interno della bara in legno, zincata sugli esterni, per essere poi trasportata in Basilica. Eliminata dunque la prima traslazione nel Palazzo Apostolico.

La seconda stazione "nella Basilica Vaticana" prevede un'unica traslazione verso San Pietro, la chiusura della bara e la Messa esequiale. Nella Basilica Vaticana, il corpo del Papa defunto sarà esposto direttamente nella bara e "non più su un alto catafalco".

Durante la terza stazione "nel luogo di sepoltura", la bara verrà trasportata al sepolcro dove sarà tumulata. In questa fase – che "ha subito un significativo snellimento" secondo quanto affermato da Ravelli – sarà evitata la tradizionale deposizione del corpo e la chiusura della bara di cipresso all'interno di una seconda di piombo e una terza di rovere.

Le altre novità

Un altro elemento innovativo riguarda l'introduzione delle indicazioni necessarie per l'eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana. Papa Francesco ha rivelato di aver scelto la sua tomba nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in segno della sua grande devozione alla Salus Populi Romani.

Snellite anche le disposizioni per i novendiali, le messe in suffragio del Papa defunto celebrate per nove giorni consecutivi a partire dalla Messa esequiale. Nel rituale sono inoltre previsti quattro formulari di preghiere a scelta, anziché tre.

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