Papa Francesco: “Far lavorare i dipendenti in nero è un peccato gravissimo”
"Non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle dell'ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. Questo è un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l'ingiustizia", sono le parole pronunciate da Papa Francesco durante l'omelia della messa celebrata a Casa Santa Marta. "Se uno va a messa la domenica e fa la comunione, gli si può chiedere: ‘Come è il rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi il salario giusto? Versi i contributi per la pensione?" ha aggiunto il Pontefice, sottolineando così che occorre distinguere tra “il formale e il reale”. Il Papa ha ricordato quindi che la Quaresima non deve essere astensione soltanto dal cibo, ma anche dal “litigare e sfruttare gli operai”. Bergoglio durante l’omelia ha ricordato che “non è un buon cristiano quello che non fa giustizia con le persone che dipendono da lui o quello che non si spoglia di qualcosa necessaria a lui per dare a un altro che abbia bisogno”. Una netta presa di posizione su un tema, quello del lavoro nero, che oggi più che mai è molto sentito nel nostro Paese.
Pensare a chi è meno fortunato
Il Papa ha invitato i cristiani non solo a evitare di sfruttare l’altro, ma anche a prendersi sempre cura dei più deboli. “C'è chi se ha bisogno di curarsi va in ospedale e siccome è socio di una mutua subito viene visitato. E' una cosa buona, ma, dimmi, hai pensato a quelli che non hanno questo rapporto sociale con l'ospedale e quando arrivano devono aspettare 6, 7, 8 ore anche per una cosa urgente” ha ricordato il Pontefice, aggiungendo: "la Quaresima serve per pensare a loro: cosa posso fare per i bambini, per gli anziani, che non hanno la possibilità di essere visitati da un medico? che magari attendono 8 ore e poi ti danno il turno per una settimana dopo. Cosa fai per quella gente?”.