video suggerito
video suggerito

Papa Francesco: “Far lavorare i dipendenti in nero è un peccato gravissimo”

Il Pontefice durante l’omelia ricorda che un buon cristiano non può “fare offerte alla Chiesa sulle spalle dell’ingiustizia che fa con i suoi dipendenti”.
A cura di Antonio Palma
12.569 CONDIVISIONI
Immagine

"Non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle dell'ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. Questo è un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l'ingiustizia", sono le parole pronunciate da Papa Francesco durante l'omelia della messa celebrata a Casa Santa Marta. "Se uno va a messa la domenica e fa la comunione, gli si può chiedere: ‘Come è il rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi il salario giusto? Versi i contributi per la pensione?" ha aggiunto il Pontefice, sottolineando così che occorre distinguere tra “il formale e il reale”. Il Papa ha ricordato quindi che la Quaresima non deve essere astensione soltanto dal cibo, ma anche dal “litigare e sfruttare gli operai”. Bergoglio durante l’omelia ha ricordato che “non è un buon cristiano quello che non fa giustizia con le persone che dipendono da lui o quello che non si spoglia di qualcosa necessaria a lui per dare a un altro che abbia bisogno”. Una netta presa di posizione su un tema, quello del lavoro nero, che oggi più che mai è molto sentito nel nostro Paese.

Pensare a chi è meno fortunato

Il Papa ha invitato i cristiani non solo a evitare di sfruttare l’altro, ma anche a prendersi sempre cura dei più deboli. “C'è chi se ha bisogno di curarsi va in ospedale e siccome è socio di una mutua subito viene visitato. E' una cosa buona, ma, dimmi, hai pensato a quelli che non hanno questo rapporto sociale con l'ospedale e quando arrivano devono aspettare 6, 7, 8 ore anche per una cosa urgente” ha ricordato il Pontefice, aggiungendo: "la Quaresima serve per pensare a loro: cosa posso fare per i bambini, per gli anziani, che non hanno la possibilità di essere visitati da un medico? che magari attendono 8 ore e poi ti danno il turno per una settimana dopo. Cosa fai per quella gente?”.

12.569 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views