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“Papa Francesco è stato solo un male per la Chiesa”: prete sospeso dopo l’omelia

Le parole durante la messa delle Palme a Montesilvano, in provincia di Pescara, ha scatenato la rabbia dei fedeli tanto da dover richiedere l’intervento del vescovo.
A cura di Antonio Palma
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I fedeli che infuriati hanno lasciato la chiesa nel bel mezzo di una celebrazione liturgica importante come la messa della domenica delle Palme e infine l'intervento del Vescovo che ha addirittura sospeso il prete. È quanto andato in scena domenica mattina in una parrocchia di Montesilvano, in provincia di Pescara. Motivo della diatriba i continui attacchi del vice parroco contro il Pontefice durante l'omelia. Già da diverse settimane infatti pare che i fedeli della sua parrocchia fossero in subbuglio a causa delle sue omelie fuori luogo e soprattutto apertamente ostili ai dettami del Papa ma durante la messa delle Palme è  arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

“In quattro anni Papa Francesco è stato soltanto un male per la Chiesa" ha tuonato infatti il parroco dall'altare ricordando il gesto compiuto da Bergoglio di ammettere al rito della lavanda dei piedi anche una donna musulmana e scatenando un putiferio tra i fedeli che hanno iniziato ad urlare contro di lui abbandonando la chiesa. Un caso che ha richiesto non solo l'intervento del parroco titolare ma anche quello del vescovo di Pescara, Monsignor Tommaso Valentinetti, che, dopo aver parlato col parco titolare della parrocchia si Sant'Antonio di Padova, ha sospeso il prete, don Edward Pushparaj.

"La predicazione è una delle azioni principali del ministero di un presbitero è un servizio legato alla meditazione della Parola del giorno, alla Liturgia e non può, certamente, riguardare giudizi personali, tanto più quando non sono in comunione con il Papa" ha spiegato l'arcivescovo, aggiungendo: "Auspico che il fratello sacerdote possa confrontarsi con me e trovarmi, come sempre, disponibile ad ascoltare le sue perplessità e addirittura la sua eventuale rabbia con le scelte papali. Immagino che abbia ‘letto' il ministero petrino con superficialità, sollecitato, probabilmente da alcune correnti clericaliste e pseudo-tradizionaliste a cui il Papa, per fortuna, dà fastidio".  "Penso che sia giusto chiedere al sacerdote un tempo di riposo ed esonerarlo, momentaneamente, dagli impegni pastorali. È chiaro, altresì, che il ministero presbiterale nella chiesa cattolica presuppone di per sé la comunione con il Santo Padre, ma non vogliamo allontanare nessuno. Per questo, nel periodo pasquale intendo raggiungere la comunità per valutare e capire come aiutare il sacerdote" ha concluso Monsignor Valentinetti

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