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Papa Francesco e quel desiderio di uscire di notte per aiutare i poveri

L’elemosiniere del Papa, monsignor Konrad Krajewski, spesso la sera esce per soccorrere i disagiati. Con lui va anche Bergoglio? Il suo braccio caritativo non lo dice, ma parla di questo desiderio del Pontefice: “Quando gli dico stasera esco c’è sempre il rischio che venga con me”.
A cura di Susanna Picone
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Un Papa che esce “in incognito” la sera per recarsi dai poveri e dai bisognosi, per soccorrerli insieme al suo elemosiniere, monsignor Konrad Krajewsky. Sarebbe questo il sogno di Papa Francesco, un sogno che secondo alcuni il Santo Padre avrebbe anche potuto realizzare in qualche occasione. Diversi quotidiani oggi parlano del desiderio di Papa Francesco di uscire la notte fuori dal Vaticano per aiutare i bisognosi. “Quando dico al Papa ‘stasera esco in città’, c’è sempre il rischio che lui venga con me. È fatto così, all’inizio non pensava al disagio che si poteva creare…”: in questi termini l’arcivescovo Krajewsky ha parlato ai giornalisti e, quando gli hanno chiesto se sia mai capitato che Bergoglio lo accompagnasse nei suoi giri per Roma, lui ha sorriso e ha chiesto un’altra domanda. Un sorriso e un silenzio che, appunto, qualcuno ha interpretato come un sì, “il Papa esce di notte insieme al monsignore”, ma che lo stesso padre Konrad ha in qualche modo smentito parlando al telefono col Corriere della Sera: “Ma non è vero niente, si figuri. Certo al Santo Padre piacerebbe, come piacerebbe uscire a confessare i fedeli, ma non gli è possibile, non è mai successo. Chi interpreta diversamente il mio sorriso, si vede che non sa sorridere…”.

Lo scorso anno distribuito un milione di euro – Il braccio caritativo del Papa ha raccontato lo spirito che ha animato Francesco nell’affidare a lui l’assistenza delle persone in difficoltà. Krajewski ha detto che lo scorso anno ha distribuito un milione di euro, il totale degli incassi per le pergamene con le benedizioni papali. “Ogni volta che lo vedo mi chiede: hai bisogno di soldi?”, ha affermato l’elemosiniere che in genere distribuisce dai 200 ai 1000 euro alla gente che non ce la fa. “Il concetto – ha spiegato “padre Corrado” – è non investire, non vincolare, ma spendere, spendere tutto. Con intelligenza, essendo sicuri”. La cronaca degli ultimi mesi più volte ha parlato della figura dell’elemosiniere di Francesco, al lavoro non solo a Roma ma ovunque sia necessario il suo intervento. Come per esempio è accaduto a Lampedusa, dove Papa Francesco pensò di donare ai superstiti del terribile naufragio di ottobre delle schede telefoniche per metterli in contatto con le famiglie: “Sono andato per vedere i profughi, rendendomi conto che non avevano bisogno di soldi”, ha raccontato. “Col Papa ci siamo inventati questa cosa delle carte telefoniche per chiamare il loro Paese e le loro famiglie. Un aiuto veloce e generoso”.

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