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Papa Francesco dal Gemelli: “Prego per la pace, da qui la guerra è ancora più assurda”

“Preghiamo per la martoriata Ucraina, per la Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu”, ha scritto Papa Francesco nell’Angelus domenicale, sottolineando l’urgenza di costruire ponti invece di alzare muri. Il Santo Padre ha anche incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di stato della Santa Sede.
A cura di Davide Falcioni
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Dalla stanza del Policlinico Gemelli di Roma dove è ricoverato da 17 giorni a causa di una polmonite bilaterale Papa Francesco continua a osservare quello che avviene nel mondo e a dedicare le sue riflessioni soprattutto ai conflitti che devastano l'Ucraina, il Medio Oriente, l'Africa e il Sud-Est asiatico. "Da qui la guerra appare ancora più assurda", ha scritto Bergoglio nel testo preparato per l'Angelus, il terzo consecutivo che non può guidare di persona a causa della degenza. "Preghiamo per la martoriata Ucraina, per la Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu", afferma, sottolineando l'urgenza di costruire ponti invece di alzare muri. È proprio per questo che – secondo fonti Vaticane – questa mattina Papa Francesco ha incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, cioè "capo della diplomazia" della Chiesa Cattolica.

Francesco e il cardinale Parolin
Francesco e il cardinale Parolin

Papa Francesco: "Riconoscente verso i medici e gli operatori sanitari"

Nonostante le difficoltà fisiche, il Pontefice si dice riconoscente verso i medici e gli operatori sanitari che lo assistono con dedizione. "Avverto nel cuore la benedizione che si nasconde dentro la fragilità", scrive, sottolineando come la malattia sia per lui un'occasione di affidamento a Dio e di condivisione della sofferenza con chi soffre nel corpo e nello spirito. Un messaggio di speranza che si intreccia con l'affetto ricevuto dai fedeli di tutto il mondo, testimoniato dai messaggi, dalle preghiere e dai segni di vicinanza arrivati da ogni continente. "Mi sento come ‘portato' e sostenuto da tutto il Popolo di Dio", afferma il Santo padre, rinnovando il suo grazie per la solidarietà dimostrata in questi giorni difficili.

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Papa: "Ringrazio per poter condividere questa condizione con tanti malati"

"Vi mando questi pensieri ancora dall'ospedale, dove come sapete mi trovo da diversi giorni, accompagnato dai medici e dagli operatori sanitari, che ringrazio per l'attenzione con cui si prendono cura di me", ha scritto Francesco. "Avverto nel cuore la ‘benedizione' che si nasconde dentro la fragilità, perché proprio in questi momenti impariamo ancora di più a confidare nel Signore; allo stesso tempo, ringrazio Dio perché mi dà l'opportunità di condividere nel corpo e nello spirito la condizione di tanti ammalati e sofferenti", sottolinea il Pontefice che ringrazia "per le preghiere, che si elevano al Signore dal cuore di tanti fedeli da molte parti del mondo: sento tutto il vostro affetto e la vostra vicinanza e, in questo momento particolare, mi sento come ‘portato' e sostenuto da tutto il Popolo di Dio. Grazie a tutti!".

Infine un messaggio di fiducia e speranza per il futuro. Francesco ha infatti dato appuntamento ai fedeli con un ‘arrivederci'. "Ci affidiamo fiduciosi a Maria, nostra Madre. Buona domenica e arrivederci", scrive il Pontefice.

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