Papa Francesco: “Chiesa non vuole i soldi sporchi di chi sfrutta i poveri”
“La Chiesa non ha bisogno di soldi sporchi”: a pronunciare queste parole, suscitando convinti applausi in piazza San Pietro, Papa Francesco durante l’udienza generale del mercoledì. Quasi ha gridato Bergoglio la “necessità” del “Popolo di Dio” e lo ha fatto citando il profeta Isaia nel passo in cui afferma che “Dio non gradisce le offerte, se fatte da mani sporche del sangue dei fratelli”. Papa Francesco ha fatto in particolare riferimento ad “alcuni benefattori della Chiesa, che vengono con offerte frutto del sangue di tanta gente sfruttata, maltrattata, schiavizzata, con un lavoro malpagato. A questa gente dico ‘per favore, portatevi via il vostro assegno, bruciatelo!'. Il Popolo di Dio e cioè la Chiesa non ha bisogno di soldi sporchi, ha bisogno di cuori aperti alla misericordia di Dio”. Secondo Bergoglio – ha detto ancora ai fedeli presenti in piazza San Pietro – “è necessario avvicinarsi a Dio con mani purificate, evitando o cessando di fare il male e praticando il bene e la giustizia, soccorrendo l'oppresso”.
“Pensare ai profughi che sbarcano in Europa e non sanno dove andare” – Papa Francesco ha anche dedicato un pensiero al tema a lui molto caro dei migranti e lo ha fatto, commentando le parole del profeta Isaia, invitando a “pensare a tanti profughi, che sbarcano in Europa e non sanno dove andare”. Se si compiono le opere di misericordia, tra cui il soccorso ai profughi, allora – ha spiegato il Pontefice – “i peccati diventeranno bianchi come la neve”. “Questo – ha aggiunto Bergoglio – è il miracolo della misericordia di Dio, e i nostri peccati diventeranno bianchi come la neve, e candidi come la lana, e i popoli potranno vivere nella pace”. Già nell'Angelus di domenica scorsa Papa Francesco aveva chiesto all'Europa di non lasciare sola la Grecia nell'affrontare l'afflusso di migranti.