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Papa Francesco apre alle donne nei ministeri di lettorato e accolitato: “Ma niente sacerdozio”

Piccola rivoluzione in Vaticano: è stata resa nota la decisone storica di Papa Francesco che con un Motu proprio ha dato il via libera alle donne nei ministeri del lettorato e dell’accolitato: “Così si rende più effettiva nella Chiesa la partecipazione di tutti all’opera dell’evangelizzazione”. Ma niente apertura al sacerdozio.
A cura di Ida Artiaco
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Via libera di Papa Francesco alla presenza delle donne nei ministeri del lettorato e dell'accolitato con un Motu proprio: è quanto ha deciso Bergoglio, rendendo nota la notizia in una lettera inviata al card. Francisco F. Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Si tratta di una decisione storica, dal momento che mai finora le donne erano state ammesse ufficialmente ai ministeri liturgici, pur svolgendo già di fatto degli incarichi durante le celebrazioni come la proclamazione delle letture, il servizio di ministranti e la distribuzione della Comunione durante la messa o agli ammalati costretti a rimanere a casa.

Secondo il Pontefice, "offrire ai laici di entrambi i sessi la possibilità di accedere al ministero dell’Accolitato e del Lettorato, in virtù della loro partecipazione al sacerdozio battesimale, incrementerà il riconoscimento, anche attraverso un atto liturgico (istituzione), del contributo prezioso che da tempo moltissimi laici, anche donne, offrono alla vita e alla missione della Chiesa". Per questo, ha spiegato nella missiva, "ho ritenuto opportuno stabilire che possano essere istituti come Lettori o Accoliti non solo uomini ma anche donne, nei quali e nelle quali, attraverso il discernimento dei pastori e dopo una adeguata preparazione, la Chiesa riconosce la ferma volontà di servire fedelmente Dio e il popolo cristiano".

Attenzione, però, perché non si tratta di nessun passo verso l'ordinazione sacerdotale delle donne, che al momento resta fuori discussione. Lettorato e accolitato, infatti, sono ministeri istituti a differenza dei tre gradi dell’ordine sacro, diaconatopresbiterato ed episcopato, che sono, invece, ministeri ordinati. "Rispetto ai ministeri ordinati la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale", ha sottolineato il Santo Padre,  riprendendo le parole di Giovanni Paolo II. "La scelta di conferire alle donne questi uffici, che comportano una stabilità, un riconoscimento pubblico e il mandato da parte del vescovo, – ha aggiunto ancora Papa Francesco – rende più effettiva nella Chiesa la partecipazione di tutti all’opera dell’evangelizzazione. Questo fa anche sì che le donne abbiano un’incidenza reale ed effettiva nell’organizzazione, nelle decisioni più importanti e nella guida delle comunità ma senza smettere di farlo con lo stile proprio della loro impronta femminile".

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