Papa Francesco all’Angelus: “Falso il Natale dal sapore dolciastro”
Con un tweet questa mattina Papa Francesco ha chiesto di pregare per tutti quelli che sono perseguitati a causa della fede cristiana. Un messaggio che arriva nel giorno di Santo Stefano, primo martire cristiano, che poi il Papa ha ribadito nel corso dell'Angelus in piazza San Pietro. Papa Francesco ha infatti ringraziato i tanti martiri di oggi: “Si rafforzi in ogni parte del mondo l'impegno per riconoscere e assicurare concretamente la libertà religiosa, che è un diritto inalienabile di ogni persona umana”, ha chiesto Bergoglio esortando a pregare soprattutto per quanti sono perseguitati, discriminati e anche uccisi per la testimonianza resa a Cristo. “Vorrei dire a ciascuno di loro – così Francesco ai fedeli – se portate questa croce con amore, siete entrati nel mistero del Natale, siete nel cuore di Cristo e della Chiesa”. Ricordando la figura di Santo Stefano Papa Francesco ha chiesto anche di “spogliare la celebrazione del Natale di quel falso rivestimento dolciastro che non gli appartiene”.
Il monito di Papa Francesco nel giorno di Santo Stefano
“Le parole di Gesù – ha spiegato il Pontefice – ci fanno comprendere che nelle prove accettate a causa della fede, la violenza è sconfitta dall'amore, la morte è sconfitta dalla vita. Per accogliere veramente Gesù nella nostra esistenza e prolungare la gioia della notte santa del Natale, la strada è proprio quella indicata dal Vangelo: dare testimonianza a Gesù nell'umiltà, nel servizio silenzioso, senza paura di andare controcorrente e di pagare di persona”. Papa Francesco ha inoltre detto che “anche se non tutti sono chiamati come Santo Stefano a versare il proprio sangue, a ogni cristiano è chiesto però di essere coerente in ogni circostanza con la fede che professa”. Papa Francesco ha fatto dunque gli auguri a tutti coloro che si chiamano Stefano e Stefania e ha infine salutato i fedeli col suo tradizionale saluto: “Per favore, continuate a pregare per me. Non dimenticate. Buona festa e buon pranzo!”.