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Papa Francesco ai rifugiati: i conventi chiusi dovrebbero essere per voi

Papa Francesco, durante il suo discorso al centro Astalli, ha ipotizzato l’utilizzo dei conventi chiusi per l’accoglienza dei rifugiati. Bergoglio ha parlato per venti minuti circa ringraziando i rifugiati del centro gestito dai confratelli Gesuiti.
A cura di Susanna Picone
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“A cosa servono alla Chiesa i conventi chiusi? I conventi dovrebbero servire alla carne di Cristo e i rifugiati sono la carne di Cristo”, con queste parole Papa Francesco si è rivolto oggi ai rifugiati del centro Astalli di Roma. Un centro che ha accolto con calore il Papa che da tempo aveva promesso una visita. Durante il suo discorso, durato circa venti minuti, Bergoglio ha ipotizzato l’utilizzo dei conventi chiusi per l’accoglienza dei rifugiati. Quei rifugiati che il Papa ha voluto ringraziare: “Grazie perché difendete la vostra dignità ma anche la nostra dignità umana”, gli ha detto. “Non basta dare un panino, ma bisogna accompagnare queste persone”, ha aggiunto ancora il Pontefice. A suo dire non basta, insomma, dare solo un sostegno materiale a queste persone.

Il Papa ha abbracciato i migranti che lo attendevano – Francesco si è rivolto a tutti coloro che lo ascoltavano, anche persone appartenenti ad altre religioni: “Molti di voi siete musulmani, di altre religioni, venite da vari Paesi, da situazioni diverse. Non dobbiamo avere paura delle differenze. La fraternità – ha detto Bergoglio – ci fa scoprire che sono una ricchezza, un dono per tutti. Viviamo la fraternità”. Al Centro Astalli di Roma il Papa è arrivato, senza alcuna scorta, nel primo pomeriggio di oggi ed è stato accolto da centinaia di persone. In tanti lo hanno chiamato per ricevere un saluto da parte sua e lui, come suo solito, si è soffermato con alcuni di loro parlando e stringendo mani.

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