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Papa Francesco ai giovani: “Il consumismo produce scarti. La dignità arriva solo dal lavoro”

I giovani lavorino “per un modello di economia alternativo a quello consumistico, che produce scarti” e siano “segno di speranza”, “soprattutto per tanti territori del Sud d’Italia carenti di lavoro o che sfruttano i lavoratori”. A dirlo Papa Francesco.
A cura di Davide Falcioni
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I giovani lavorino "per un modello di economia alternativo a quello consumistico, che produce scarti" e siano "segno di speranza", "soprattutto per tanti territori del Sud d’Italia carenti di lavoro o che sfruttano i lavoratori". Sono le parole pronunciate ieri da Papa Francesco durante un incontro con cento giovani delle imprese e cooperative del Progetto Policoro della Cei. Il pontefice li ha esortati ad essere "tessitori di un'umanità solidale" e – parlando del dramma della disoccupazione, che durante la pandemia si è acuito – ha detto: "È un problema di dignità. La dignità della persona non viene dai soldi, non viene dalle cose che si sanno, viene dal lavoro. Il lavoro è un'unzione di dignità. Chi non lavora non è degno. Così, semplice".

Bergoglio ha lanciato così l'allarme per quello che molti giovani oggi devono affrontare e ha toccato di nuovo il tema dell'"inverno demografico". "Voglio fermarmi su una cosa grave – ha detto a braccio -: la disoccupazione che fa sì che tanti giovani cerchino un’alienazione. Voi sapete tante cose… Un numero consistente cerca il suicidio. Poi, alienarsi, andare fuori della vita, in un momento nel quale non siamo nell’estate della vita demografica italiana; siamo nell’inverno! Ci mancano i giovani e per questo i giovani non possono darsi il lusso di non entrare in questo lavoro". E ancora: "‘Ma, come posso fare figli se non ho il lavoro?', ‘Io, donna, come posso fare i figli, che appena il capo dell’ufficio vede la pancia mi caccia via, a tal punto che la pancia è diventata una vergogna?'. Dovete reagire contro questo".

Papa Francesco ha invitato i giovani "a lavorare per un modello di economia alternativo a quello consumistico, che produce scarti. La condivisione, la fraternità, la gratuità e la sostenibilità sono i pilastri su cui fondare un'economia diversa. È un sogno che richiede audacia, infatti sono gli audaci a cambiare il mondo e a renderlo migliore".

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