Papa Francesco ai giovani a Lisbona: “Siete la generazione che può vincere la sfida del clima”
Secondo giorno in Portogallo per papa Francesco, arrivato ieri a Lisbona per la Giornata mondiale della gioventù, in quello che è il suo quarantaduesimo viaggio pastorale all’estero.
Ad attendere il Pontefice, all'Università cattolica del Portogallo, migliaia di giovani universitari con i loro docenti. Con i giovani Bergoglio ha voluto affrontare, tra le altre cose, il delicato tema del cambiamento climatico.
C'è "l'urgenza drammatica di prenderci cura della casa comune – le parole del Papa -. Tuttavia, ciò non può essere fatto senza una conversione del cuore e un cambiamento della visione antropologica alla base dell'economia e della politica. Non ci si può accontentare di semplici misure palliative o di timidi e ambigui compromessi".
"In nome del progresso state facendo un regresso e questo non è possibile. Voi siete la generazione che può vincere questa sfida: avete gli strumenti scientifici e tecnologici più avanzati ma, per favore, non cadete nella trappola di visioni parziali", ha aggiunto ancora papa Francesco rivolgendosi agli universitari.
L’invito del Papa ai giovani è quello di vedere la questione nel suo insieme, ovvero in un'ottica di "ecologia integrale", e quindi "di ascoltare la sofferenza del pianeta insieme a quella dei poveri; di mettere il dramma della desertificazione in parallelo con quello dei rifugiati; il tema delle migrazioni insieme a quello della denatalità; di occuparci della dimensione materiale della vita all'interno di una dimensione spirituale. Non polarizzazioni, ma visioni d'insieme".
La mattina di Papa Francesco era iniziata alla Nunziatura apostolica, dove risiede, e dove ha celebrato la Messa in privato. Poi Francesco si è spostato in auto all'Universidade Católica Portuguesa di Lisbona. Prima di lasciare la Nunziatura, papa Francesco ha incontrato un gruppo di 15 giovani pellegrini dall'Ucraina accompagnati da Denys Kolada, Consulente per il Dialogo con le organizzazioni religiose presso il Governo ucraino.
Ha ascoltato le loro storie e ha rivolto ai ragazzi alcune parole, manifestando la sua vicinanza, "dolorosa e di preghiera". Al termine dell’incontro il Papa e i ragazzi hanno recitato insieme il Padre Nostro, con il pensiero rivolto alla "martoriata Ucraina".