Papa Francesco ai detenuti: “Chi prevede per voi solo il carcere è un ipocrita”
"A volte, una certa ipocrisia spinge a vedere in voi solo delle persone che hanno sbagliato, per le quali l'unica via è quella del carcere. Non si pensa alla possibilità di cambiare vita, c'è poca fiducia nella riabilitazione, del reinserimento nella società". A dirlo è stato Papa Francesco durante l'omelia della messa per il Giubileo dei detenuti. "Quando si rimane chiusi – ha affermato il pontefice – nei propri pregiudizi, o si è schiavi degli idoli di un falso benessere, quando ci si muove dentro schemi ideologici o si assolutizzano leggi di mercato che schiacciano le persone, in realtà non si fa altro che stare tra le strette pareti della cella dell'individualismo e dell'autosufficienza, privati della verità che genera la libertà". "Io vi dico – ha confessato Francesco – che ogni volta che entro in carcere mi domando: perché loro e non io? Tutti abbiamo la possibilità di sbagliare, tutti in un'altra maniera abbiamo sbagliato".
Bergoglio ha parlato a centinaia di detenuti arrivati da tutti i penitenziari italiani, e a una rappresentanza proveniente dall'estero: sono stati infatti dodici i paesi che hanno accettato di far momentaneamente espatriare i carcerati al solo scopo di farli incontrare con Papa Francesco: "Non spetta a me concedere la vostra liberazione”, ha dichiarato il Santo Padre, spiegando tuttavia che la Chiesa non può rinunciare a “suscitare in voi il desiderio della vera libertà”. Bergoglio ricorda che “certo, il mancato rispetto della legge ha meritato la condanna” e che “la privazione della libertà è forma più pesante della pena che si sconta, perché tocca la persona nel suo nucleo più intimo”. Ai detenuti però raccomanda: “Nessuno di voi si rinchiuda nel passato: certo la storia passata anche se lo volessimo, non può essere riscritta. Ma non cadiamo nella tentazione di pensare di non poter essere perdonati”.