Papa Francesco ai 600mila della Gmg: “Facile criticare i giovani se li priviamo del futuro”
Parla di giovani ai giovani Papa Francesco durante la veglia tenutasi la scorsa notte (ora italiana) in occasione della Giornata mondiale della Gioventù in corso a Panama. Davanti agli oltre 600mila presenti al Campo San Juan Pablo II, e provenienti da 156 paesi da tutto il mondo, Bergoglio ha sottolineato come sia "facile criticare i giovani e passare il tempo mormorando, se li priviamo di opportunità lavorative, educative e comunitarie a cui aggrapparsi e sognare il futuro! Senza istruzione è difficile sognare il futuro; senza lavoro è molto difficile sognare il futuro; senza famiglia e comunità è quasi impossibile sognare il futuro". Se tutti al giorno d'oggi vogliono diventare influencer, ce ne è una che devono prendere come esempio per non fallire.
"E' Maria la donna che ha avuto il peso più importante nella storia. Senza alcun dubbio la giovane di Nazaret non compariva nelle ‘reti sociali' dell'epoca, non era una influencer, però senza volerlo né cercarlo è diventata la donna che ha avuto la maggiore influenza nella storia. Maria, la influencer di Dio. Con poche parole ha saputo dire ‘sì' e confidare nell'amore e nelle promesse di Dio, unica forza capace di fare nuove tutte le cose". Come lei, Papa Francesco invita i giovani a rispondere in maniera positiva alla chiamata di questa storia d'amore. Come? "Significa avere il coraggio di abbracciare la vita come viene, con tutta la sua fragilità e piccolezza e molte volte persino con tutte le sue contraddizioni e mancanze di senso. Significa abbracciare la nostra patria, le nostre famiglie, i nostri amici così come sono, anche con le loro fragilità e piccolezze. Abbracciare la vita si manifesta anche quando diamo il benvenuto a tutto ciò che non è perfetto, puro o distillato, ma non per questo è meno degno di amore".
Infine, un appello. "Lo sappiamo bene – conclude il Papa – non basta stare tutto il giorno connessi per sentirsi riconosciuti e amati. Sentirsi considerato e invitato a qualcosa è più grande che stare ‘nella rete’. Significa trovare spazi in cui con le vostre mani, con il vostro cuore e con la vostra testa potete sentirvi parte di una comunità più grande che ha bisogno di voi e di cui anche voi avete bisogno. Essere un influencer nel secolo XXI significa essere custodi delle radici, custodi di tutto ciò che impedisce alla nostra vita di diventare ‘gassosa’ ed evaporare nel nulla. Siate custodi di tutto ciò che ci permette di sentirci parte gli uni degli altri, di appartenerci reciprocamente".