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Papa Francesco ad Assisi ricorda Lampedusa: “Oggi giorno di pianto”

“Sono qui per pregare sulla tomba di un uomo che si è spogliato di se stesso”, così il Papa dicendo di aver scelto per questo di portare il nome di Francesco. Su Lampedusa: “Al mondo non importa se c’è gente che deve fuggire dalla schiavitù, dalla fame e che poi invece trovano la morte”.
A cura di Susanna Picone
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Dopo aver gridato “vergogna” ieri per quanto stava accadendo a Lampedusa, anche oggi Papa Francesco non ha potuto non rivolgere un pensiero a quanti hanno perso la vita nella speranza di raggiungere le coste italiane. Parlando da Assisi, dove si è recato in visita, Bergoglio ha detto che questo di oggi è il giorno del pianto. Al mondo – ha sottolineato Papa Francesco – “non importa se c’è gente che deve fuggire dalla schiavitù, dalla fame e fuggire cercando la libertà e con quanto dolore tante volte vediamo che trovano la morte, come è successo ieri a Lampedusa. Ma oggi è un giorno di pianto”. La visita di Papa Francesco ad Assisi è iniziata questa mattina intorno alle 7.30, il primo incontro è stato quello con i bambini e i ragazzi disabili dell’Istituto Serafico. Il Papa si è fermato con loro, li ha accarezzati e ha detto loro parole di conforto: “Voglio iniziare la mia visita ad Assisi con voi, vi saluto tutti! Oggi è la festa di San Francesco, e io ho scelto, come Vescovo di Roma, di portare il suo nome”.

La Chiesa si spogli dal pericolo della mondanità – Bergoglio ha parlato della sua visita come di un pellegrinaggio di amore per pregare sulla tomba di un uomo “che si è spogliato di se stesso e si è rivestito di Cristo e, sull’esempio di Cristo, ha amato tutti”. Da Assisi Francesco ha esortato a mettere al centro dell’attenzione sociale e politica le persone più svantaggiate. “La Chiesa si spogli dal pericolo della mondanità che ci porta alla vanità”, ha detto ancora il Papa nella terra di San Francesco. Il pericolo della mondanità – ha proseguito – porta all’orgoglio: “Questo è un idolo non è Dio”. Nella Sala della Spoliazione del poverello di Assisi il Papa si è fermato a stringere le mani degli assistiti scambiando con loro parole di solidarietà e incoraggiamento.

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