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Papà fa nascere in casa il figlio in 12 minuti guidato dall’infermiera in videochiamata

A Bologna il piccolo Alex è nato nella sua casa di Crevalcore nella notte tra l’1 e il 2 gennaio grazie al papà Matteo che è stato guidato da una infermiera del 118 attraverso FlagMe, la piattaforma che ci consente di fare videochiamate: “Il parto era imminente e non c’era tempo. È stato molto bravo”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Facebook.
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Ha fatto nascere il suo bambino in 12 minuti guidato dall'infermiera del 118 collegata in videochiamata e direttamente nella sua camera da letto. È quanto è successo a Crevalcore, nel Bolognese, dove il piccolo Alex è venuto al mondo sano e salvo grazie al papà Matteo che ha seguito passo dopo passo tutti i consigli dell'infermiera Elisa Nava, a cui era connesso tramite l'app FlagMe. È successo a Capodanno, nella notte tra l'1 e il 2 gennaio, come si legge sulla pagina Facebook dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche Bologna.

Elisa, 33 anni, ha raccontato alla stampa locale che "una collega ha ricevuto telefonata di un papà che che chiedeva un'informazione per sapere se poteva portare sua moglie in Ostetricia perché secondo lui era il momento di far nascere il bimbo. Ha capito subito che forse era meglio rimanere a casa perché sarebbe stato un partoimminente". Così, ha deciso di richiamare il papà e di fargli attivare FlagMe, la piattaforma che ci consente di fare videochiamate con gli utenti per potere avere una visione di quello che sta succedendo e guidare le loro azioni. Il papà era molto agitato ma mi ha seguito in tutto quello che gli dicevo di fare, è stato molto bravo". Così, il piccolo Alex è nato in appena 12 minuti, pesa 2,9 chili e sta bene. Solo dopo il parto, infatti, è arrivata l'ambulanza che ha portato la mamma Alessandra e il piccolo all'ospedale Maggiore.

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I genitori hanno voluto però ringraziare di persona l'infermiera che li ha aiutati. L'incontro è avvenuto oggi nel reparto di Ostetricia dell'Ospedale Maggiore di Bologna: "È stato fondamentale avere Elisa che ci ha aiutato perché noi non sapevamo assolutamente cosa fare, eravamo nel panico più totale", ha raccontato Matteo il papà del bimbo che desiderava poter rincontrare Elisa. Un storia a lieto fine frutto della "competenza dei professionisti, della validità dei protocolli e della funzionalità dell'organizzazione: tre pilastri espressione dell'efficacia del sistema dell'emergenza", ha commentato Pietro Giurdanella, presidente dell'Ordine degli infermieri di Bologna e del Coordinamento Regionale.

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