Paolo Stasi ucciso davanti casa a 19 anni, trovata l’arma compatibile col delitto
Sarebbe una pistola a tamburo calibro 32 con matricola abrasa l'arma che ha ucciso il 19enne Paolo Stasi a Francavilla Fontana lo scorso 9 novembre. Le forze dell'ordine hanno sequestrato la pistola a un 54enne arrestato per detenzione abusiva di arma clandestina e munizioni. Ora i Ris lavorano per accertare la compatibilità dei proiettili calibro 7.62 con quelli che hanno ucciso il giovane appena maggiorenne davanti al portone della sua abitazione.
La pistola è stata ritrovata nel garage dell'abitazione del 54enne, situata alla periferia di Francavilla Fontana. La presunta compatibilità con l'arma usata per il delitto resta però per il momento solo un'ipotesi. Si continua a indagare infatti sulle dinamiche del delitto: gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulle evidenze investigative raccolte finora. Chi indaga avrebbe infatti già individuato una pista privilegiata e forse un sospettato. Per ricostruire i fatti, le forze dell'ordine si sono avvalse delle immagini delle telecamere di videosorveglianza: nei pressi dell'abitazione della vittima ce ne sono almeno 5 che avrebbero ripreso l'auto del killer allontanarsi dal luogo del delitto a tutta velocità.
Nel frattempo, gli inquirenti hanno disposto il sequestro dei dispositivi elettronici della vittima a caccia di messaggi e chiamate che possano aiutare a ricostruire gli ultimi contatti avuti prima dell'omicidio. Secondo quanto raccontato da chi lo conosceva, il 19enne era estremamente riservato e aveva una cerchia ristretta di amici che conosceva dagli anni della scuola. Tutti nella giornata di ieri hanno partecipato al suo funerale a Francavilla Fontana.
Durante la cerimonia, monsignor Alfonso Bentivoglio ha voluto lanciare un messaggio ai giovani davanti a mamma Nunzia, papà pino e alla sorella Vanessa. "Serve un progetto – ha detto – che aiuti i ragazzi a tirare fuori il meglio di loro. La famiglia rimane il luogo primario per la crescita dell'uomo, è il fondamento della società. La morte di Paolo ci deve aiutare ad amare la vita".