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News sulla morte di Pamela Mastropietro

Pamela Mastropietro, il dolore della mamma: “Che altro avrebbero dovuto farle per avere la condanna?”

In vista del processo di Appello bis per Innocent Oseghale, la mamma di Pamela Mastropietro chiede una condanna all’ergastolo per l’imputato: “È inevitabile che sia così. Non mi aspetto altro, dopo tutto quello che mia figlia ha passato, dopo tutto quello che le è stato fatto”.
A cura di Antonio Palma
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“Dopo tutto quello che è successo, ancora si mette in dubbio che ci sia stata violenza sessuale. Dopo tutto quello che è stato fatto a Pamela. Ma che altro le avrebbero dovuto fare?” È la straziante domanda che si pone la mamma di Pamela Mastropietro, la 18enne uccisa, fatta a pezzi e mesa in una valigia a Macerata nel 2018 e per il cui assassinio è stato condannato in primo e secondo grado il 33enne Innocent Oseghale.

La mamma di Pamela, Alessandra Verni, si riferisce al possibile sconto di pena per l’unico imputato del processo dopo il pronunciamento della Cassazione nel febbraio dello scorso anno che ha portato ora al processo d’appello bis per Oseghale che si aprirà nei prossimi giorni.

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Il 33enne infatti è stato riconosciuto colpevole di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere ma non condannato all’ergastolo in quando la prima sezione penale della Cassazione ha parzialmente accolto il ricorso presentato dalla difesa dell’uomo contro la sentenza della Corte d'assise d'appello di Ancona del 2020, ritenendo che non sia stata provata la violenza sessuale.

Sulla violenza sessuale ci sarà ora un ricalcolo della pena durante l’appello bis che però potrebbe anche confermare la condanna all’ergastolo vista la gravità dei fatti.

“Io mi aspetto un ergastolo vero, che quell'uomo sconti per sempre. È inevitabile che sia così. Non mi aspetto altro, dopo tutto quello che mia figlia ha passato, dopo tutto quello che le è stato fatto” ha dichiarato Al corriere della sera a signora Verni che si è sempre battuta perché ala figlia fosse data giustizia e lo farà ancora presenziando il prossimo 25 gennaio alla prima udienza del processo di appello bis a Innocent Oseghale.

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“Lui nega anche di averla uccisa. Ammette, perché non può fare diversamente, di essere stato lui a farla a pezzi. Pamela è stata violentata, non c’è stato alcun consenso al rapporto. E infatti, non è un caso che Oseghale abbia deciso di farla a pezzi e di arrivare a candeggiare le parti intime, proprio per cancellare ogni traccia” ha sottolineato la donna anche al Messaggero, aggiungendo: “Nessuno sconto di pena per chi è arrivato anche a mettere nella candeggina alcune parti del suo corpo”.

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La mamma di Pamela Mastropietro inoltre continua a sostenere che Oseghele non abbia potuto agire da solo e che abbia avuto dei complici. “Le indagini sono state fatte male a Macerata, sono state tralasciate situazioni importanti. Non è stato affrontato soprattutto l'aspetto che Oseghale non era da solo, che c'erano altre persone con lui. Insomma, non si è andati fino in fondo e non capisco perché” ha dichiarato la donna, aggiungendo: “Ci sono due persone che non sono state ancora tirate in ballo. C'è il loro dna, di uno di loro sul corpo di Pamela, e anche su uno dei trolley dove è stata chiusa dopo l'omicidio.

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