Pamela, lo strazio senza fine della famiglia: “Niente funerale dopo due mesi e mezzo. Perchè?”
A circa due mesi e mezzo dall'omicidio di Pamela Matropietro, la 18enne romana trovata cadavere e smembrata in due trolley nelle campagne del maceratese dopo essere fuggita dalla comunità di recupero dove viveva, la famiglia continua a chiedere giustizia e che sia fatta chiarezza sul movente e sui responsabili del delitto. Il loro è un dolore senza fine, e la situazione è resa ancora più drammatica dal fatto che il funerale della giovane vittima non è ancora stato celebrato. "Siamo ancora in attesa del nullaosta del magistrato", hanno spiegato, annunciando per il prossimo venerdì 13 aprile una fiaccolata a Roma, con partenza a partire dalle ore 19:00 da via Saluzzo, in memoria della ragazza.
"Questa manifestazione – ha sottolineato all'Adnkronos lo zio di Pamela e legale della famiglia, l'avvocato Marco Valerio Verni – nasce per tenere alta l'attenzione sulla vicenda, da intendersi come simbolo di tutte le vittime che sono state dimenticate e che stentano ad avere giustizia. Vogliamo che gli inquirenti restino attenti sulla vicenda, come crediamo siano stati finora, e vogliamo che vadano a fondo". Non solo. L'intenzione della famiglia è anche quella di rendere onore alla memoria della 18enne, spesso descritta dall'opinione pubblica in maniera diversa dalla realtà. "Vorremmo si smettesse di parlare di Pamela, come ha fatto qualcuno, come di una drogata facendo passare il messaggio che quasi se la sia andata a cercare. Pamela era ricoverata nella comunità terapeutica perché soffriva di un disturbo della personalità grave che, come effetto secondario, la portava a usare stupefacenti come automedicamento, che è cosa diversa".
Infine, il legale della famiglia Mastropietro rivolge agli inquirenti un invito. "Ci auguriamo che qualcuno abbia disposto indagini e ispezioni nella comunità, perché tutto nasce da lì. Perché Pamela si è allontanata con quelle modalità? A noi non risultano verifiche". Poi ritorna sul tema del funerale: "Ci sono ancora accertamenti in corso. E per quanto il fatto di non aver ancora potuto celebrare i funerali aumenti il dolore della famiglia e dei genitori in particolare, è comunque meglio si faccia tutto adesso piuttosto che dover tornare su quel che rimane del corpo di Pamela in futuro".