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Covid 19

Pamela, 28enne incinta, guarisce dal Coronavirus col plasma superimmune. È il primo caso al mondo

La plasmaterapia funziona. È questa la notizia più importante di giornata, certificata dalla guarigione della prima paziente sottoposta al trattamento di infusione di sangue contenente plasma iperimmune prelevato da soggetti guariti dal Coronavirus. La paziente guarita dal Covid è Pamela, 28enne di Mantova incinta che risulta essere il primo caso al mondo di paziente in dolce attesa a sconfiggere il virus tramite plasmaterapia.
A cura di Filippo M. Capra
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La plasmaterapia funziona. È questa la notizia più importante di giornata, certificata dalla guarigione della prima paziente sottoposta al trattamento di infusione di sangue contenente plasma iperimmune prelevato da soggetti guariti dal Coronavirus. La paziente guarita dal Covid è Pamela, 28enne di Mantova incinta che, secondo quanto riferito dall'ospedale del capoluogo di provincia lombardo, è il primo caso al mondo di paziente in dolce attesa a sconfiggere il virus tramite plasmaterapia. Pamela è stata ricoverata lo scorso 9 aprile al nosocomio mantovano dove nel giro di 24 ore il suo quadro clinico si era aggravato a tal punto da essere trasferita nel reparto di Pneumologia. "Il plasma mi ha fatto rinascere", ha commentato la futura mamma, rientrata oggi a casa.

Cos'è e come funziona la plasmaterapia

La plasmaterapia si basa sull'estrazione del "plasma iperimmune" dal sangue dei donatori, a cui fa seguito un'analisi per stabilire l'effettiva presenza di anticorpi al Coronavirus e la successiva infusione nell'organismo dei pazienti gravemente malati. Pamela è uno dei quattro pazienti sottoposti al trattamento all'ospedale di Mantova, mentre altri cinque sono trattati con la stessa terapia a Pavia. Già quando si era diffusa la notizia, diverse decine di pazienti guariti dal Covid avevano deciso di donare il proprio sangue per verificarne la presenza di anticorpi e favorire la sua infusione nei corpi di altri pazienti ancora in guerra col virus. Solo al Policlinico di Pavia, nei giorni immediatamente successivi al circolare nella nuova speranza, si erano presentate in appena 24 ore ben 100 persone.

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