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Covid 19

Nel Dpcm 18 ottobre palestre e piscine restano aperte ma hanno 7 giorni per adeguarsi alle regole

Tra le novità del nuovo Dpcm del 18 ottobre, c’è l’apertura di palestre e piscine, che possono continuare a svolgere la propria attività ma ad una condizione: hanno una settimana di tempo per adeguare i protocolli e rispettare le norme sulla sicurezza laddove non vengono già attuate. Chi non lo farà entro i prossimi 7 giorni rischia la chiusura.
A cura di Ida Artiaco
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Palestre e piscine restano aperte: è questa una delle novità del nuovo Dpcm appena presentato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa. Tra le misure adottate per invertire in maniera significativa l'andamento della curva del contagio da Coronavirus nel nostro Paese, ha sottolineato il premier, la possibilità per queste strutture di rimanere in attività, ma ad una condizione: hanno una settimana di tempo per adeguare i protocolli e rispettare le norme sulla sicurezza laddove non vengono già attuate. Chi non lo farà entro i prossimi 7 giorni rischia la chiusura.

Nello specifico, si legge nella bozza del testo, queste attività "sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome, ai sensi dell' art. 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020″.

Restando in ambito attività sportive, con il nuovo Dpcm l'attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. E' cioè possibile possibile, per chi pratichi uno sport come il basket, il calcio o la pallavolo, nell'ambito di una società sportiva, continuare ad allenarsi a livello individuale e fare allenamenti con i compagni di squadra evitando però il contatto e dunque di fare "partitelle" o sessioni di gioco con gli altri. Sono sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale. Calcetto, basket e gli altri sport da contatto sono ora vietati a livello amatoriale e con il nuovo decreto la misura riguarderà anche le associazioni e le società dilettantistiche, comprese dunque le scuole per bambini e ragazzi.

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