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Palermo, trovata alga tossica in un tratto di mare: divieto di balneazione a Sferracavallo

I tecnici Arpa hanno trovato una concentrazione eccessiva dell’alga tossica “ostreopsis ovata”: il valore riscontrato è di 150.620 cellule per litro, cinque volte superiore rispetto al limite previsto di 30mila.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo un'estate, quella del 2023, costellata dai divieti di balneazione a causa del proliferare di batteri fecali, quella del 2024 per Sferracavallo (Palermo) avrebbe dovuto essere la stagione del rilancio. Invece si registra una nuova battuta d'arresto, stavolta a causa di un'alga tossica la cui presenza è stata riscontrata dai tecnici dell'Arpa durante un sopralluogo dello scorso 17 giugno. In particolare è stata trovata una concentrazione di "ostreopsis ovata", questo il nome scientifico dell'alga tossica, di 150.620 cellule per litro, valore di cinque volte superiore rispetto al limite previsto di 30mila. Per questo l'assessore all'Igiene e alla sanità del Comune di Palermo Fabrizio Ferrandelli ha firmato l'ordinanza di divieto di balneazione.

"Ho firmato un'ordinanza di divieto di balneazione lungo la costa di Sferracavallo, nel tratto di costa antistante al viale Florio", ha annunciato Ferrandelli, spiegando che "entro una settimana, l'Arpa effettuerà nuove rilevazioni con l'auspicio che i livelli di concentrazione di alga tossica siano tornati sotto i limiti stabiliti per legge, in modo da revocare il divieto che in questo momento si rende necessario a tutela della salute delle persone".

Ferrandelli: "La presenza dell'alga è un fenomeno naturale"

"Questo fenomeno, come esplicitato in ordinanza – spiega l'esponente della Giunta Lagalla -, dipende esclusivamente da fattori naturali indipendenti dalle attività di gestione del territorio e, tengo a sottolineare, che i parametri microbiologici dei campionamenti effettuati dall'Asp appena pochi giorni fa rientravano nei limiti fissati dalla legge, a dimostrazione di come le misure adottate dal sindaco Lagalla e dall'Amministrazione, insieme alla Capitaneria di porto, il Nopa della Polizia municipale, l'Amap e l'Asp stiano dando gli effetti sperati contro l'inquinamento del mare di Sferracavallo, che ha caratterizzato gli ultimi anni. Continueremo a seguire costantemente le attività di campionatura della costa, nella speranza di restituire la balneabilità il prima possibile", conclude Ferrandelli.

Non sono stati trovati valori fuori norma, invece, negli altri tratti di costa tra Palermo e la provincia in cui l’Arpa ha prelevato i campioni. Basse le concentrazioni di ostreopsis ovata a Barcarello (160 cellule per litro), Vergine Maria (160 c/l), Capaci (560 c/l) e Cala Rossa a Terrasini (720 c/l). Un po' più alti ma ben sotto la soglia i numeri registrati nella spiaggia alle spalle del molo di Trappeto (2.560 c/l), a Costa Corsara a Isola delle Femmine (6.560 c/l) e ad Aspra, nella spiaggia con accesso da via Fiume d’Italia (16.400 c/l).

Cos'è l'alga tossica ostreopsis ovata

Come spiega l'Istituto superiore di Sanità, l'ostreopsis ovata è "un’alga unicellulare potenzialmente tossica che solitamente vive sulla superficie delle macroalghe rosse e brune presenti sul fondo del mare". E ancora: “La proliferazione di microalghe anche alle nostre latitudini è legata essenzialmente a fattori climatici: condizioni meteo-marine stabili moto ondoso ridotto (mare calmo, presenza di barriere artificiali), elevata temperatura dell’acqua (25°C o più), alta pressione atmosferica, venti di mare con velocità sufficienti a trasportare le goccioline d’acqua (aerosol)".

Secondo quanto spiega l'Iss l'intossicazione da alga tossica più diffusa è quella dovuta a "inalazione di aerosol contenente frammenti di cellule di alghe marine o tossine: i sintomi, che in genere si presentano a distanza di 2-6 ore dall’esposizione, sono febbre alta, mal di gola, tosse, dispnea, cefalea, nausea, rinorrea, congiuntivite e lacrimazione, vomito e dermatite".

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