Palermo, sorelline stuprate per 12 anni in casa dai familiari: quattro persone arrestate
Alle prime luci dell'alba di oggi i carabinieri della Compagnia di Monreale, in provincia di Palermo, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del capoluogo siciliano, nei confronti di quattro persone indagate – a vario titolo – per violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo, lesioni personali, con l'aggravante di aver commesso il fatto in danno di discendenti, con abuso di autorità e nei confronti di minori di 10 anni.
Le indagini, dirette dalla Procura di Palermo e condotte dalla Sezione operativa della Compagnia di Monreale, avrebbe permesso di raccogliere un "grave quadro indiziario" a carico degli indagati in relazione a ripetuti episodi di abusi sessuali commessi, tra il 2011 e il 2023, ai danni di due sorelle, attualmente di 13 e 20 anni, all'interno dello stesso nucleo familiare.
Ad essere arrestati sono stati tre uomini e una donna, tutti stretti congiunti delle vittime. La donna è ritenuta responsabile in concorso dei reati contestati poiché, pur a conoscenza dei fatti, avrebbe tollerato e agevolato gli abusi, tentando di coprire le responsabilità dei familiari.
La donna arrestata è ritenuta responsabile in concorso con gli altri tre indagati poiché, pur essendo a conoscenza dei fatti, avrebbe tollerato ed agevolato gli abusi, tentando di coprire le responsabilità dei congiunti.
Il Viminale conferma: per le donne il contesto più pericoloso è quello familiare
Il caso siciliano è l'ennesima conferma che per le donne il contesto più pericoloso continua ad essere quello familiare. Lo dimostrano anche gli ultimi dati diffusi dal ministero dell’Interno alcune settimane fa: delle 74 donne uccise dall’inizio dell’anno (numero che nel frattempo è aumentato), 59 hanno trovato la morte in famiglia. Secondo i dati del report settimanale del Viminale, al 13 agosto sono stati registrati 205 omicidi, con 74 vittime donne, di cui 59 uccise in ambito familiare/affettivo (erano 68 un anno fa). Di queste, 36 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner, su un totale di 40 persone uccise dal partner o ex.
Nel quadriennio 2019-2022, il Viminale evidenzia che, per gli atti persecutori e i maltrattamenti contro familiari e conviventi, dopo un trend in progressivo e costante incremento, nel 2022 tali delittuosità mostrano un significativo decremento. Le violenze sessuali, invece, a fronte di un decremento nel 2020 rispetto all’anno precedente, mostrano un andamento in costante crescita nel biennio successivo. Per quanto attiene alle vittime delle fattispecie di reato monitorate nel periodo in esame, l’incidenza di quelle di genere femminile risulta pressoché costante, attestandosi tra il 74% ed il 76% per gli atti persecutori, tra l’81% e l’83% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e con valori che oscillano tra il 91% e il 93% per le violenze sessuali.