Palermo, quasi sgozzata dal fidanzato. Gli amici chiedono aiuto: “Non ha soldi, né vestiti”
È stata quasi sgozzata dal fidanzato dopo una lite in piazza Marina a Palermo. Protagonista dell’aggressione una ragazza di 26 anni, brasiliana, finita in rianimazione al Civico. "Ha riportato gravi ferite dopo essere stata colpita più volte dal fidanzato con una bottiglia rotta", hanno spiegato i carabinieri dopo aver fermato il trentenne, poi portato in carcere. Per l’uomo l’autorità giudiziaria del capoluogo siciliano, sulla base degli indizi raccolti dai militari intervenuti, ha ritenuto "sussistere – hanno spiegato ancora dal comando provinciale dell'Arma – gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato omicidio aggravato. In particolare, dopo una lite che è scaturita per motivi in corso di accertamento, il trentenne avrebbe colpito ripetutamente la fidanzata brasiliana con un coccio di bottiglia in vetro anche al volto ed al capo, procurandole un profondo taglio al collo".
La giovane è in ospedale senza vestiti, né soldi. Per lei si sono mossi i suoi amici di Perugia con una raccolta fondi lanciata sui social. "Non ha più nulla – si legge nell'appello su Facebook – né vestiti, né oggetti personali, né supporto dei propri amici, nulla. La sua famiglia è in Brasile, è sola. Le è stato tolto il sorriso e sono state aggiunte molte cicatrici. Aiutiamola! I soldi le saranno spediti con certificazione di arrivo. Le serviranno per ricominciare e poter tornare a Perugia dove i suoi amici l'aspettano con un abbraccio. Un piccolo contributo da parte di tutti noi può fare la differenza! I soldi serviranno per cure mediche, acquisto vestiario e cose essenziali per la sopravvivenza, possibile acquisto biglietto Brasile-Italia per la madre. Mano sul cuore ragazzi, giovani e adulti!!".
La lite sarebbe scaturita per motivi da accertare, poi la violenta aggressione. “Il volto era visibilmente tumefatto, il collo presentava un’evidente lacerazione sul lato sinistro con copiosa fuoriuscita di sangue, i vestiti della vittima erano completamente intinti di sangue. La stessa, in stato di semi-coscienza, riferiva di essere stata vittima di un aggressione e di essere stata colpita dal proprio fidanzato”, si legge nel verbale dei carabinieri. La 26enne ora comunque sta meglio. Resta ricoverata in Medicina d’urgenza, dove ha anche ricevuto la visita del console onorario del Brasile, e i medici hanno indicato una prognosi di trenta giorni. Nel frattempo si è tenuta l’udienza di convalida del fermo per G. V., che nei giorni scorsi ha deciso di non rispondere alle domande del giudice. Come richiesto dalla Procura, il provvedimento è stato convalidato ed il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’indagato.