Palermo, prof di Religione criticò il vescovo: licenziato

Giuseppe Vetrano, il professore di Religione palermitano che lo scorso novembre è stato licenziato perché aveva criticato il vescovo ausiliare Carmelo Cuttitta, resterà senza cattedra e senza stipendio. È quanto ha stabilito il ministero dell'Istruzione che ha fornito il parere per la risposta all'interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice del Pd Francesca Puglisi. Secondo quanto esposto in commissione Cultura dal sottosegretario all’Istruzione Angela D'Onghia, che ha riferito in base al parere formulato dall'ufficio legislativo di viale Trastevere sul caso di Vetrano, quest'anno al docente “non è stato conferito alcun incarico non essendo stata formulata proposta da parte dell'ordinario diocesano, a seguito di valutazione”. La notizia è stata riportata dal quotidiano Repubblica. “In base all'attuale quadro normativo – scrivono gli avvocati del Miur – compete all'autorità scolastica il controllo circa il possesso dei requisiti generali per l'accesso al pubblico impiego del docente designato. Rientra, invece, nell'esclusiva determinazione dell'autorità diocesana il giudizio di idoneità all'insegnamento della religione cattolica e al suo mantenimento”.
La vicenda del prof Vetrano risale a qualche tempo fa: secondo la sua versione, mai smentita dalla Curia di Palermo o dall'Ufficio scolastico regionale dell'Isola, tutto è iniziato quando si è permesso di contestare al responsabile dell'Ufficio Irc della curia palermitana alcune decisioni sull'assegnazione dei docenti alle singole scuole. Nell'anno scolastico 2011/2012 il prof si trovava in servizio in tre scuole, tra cui la media di Villafrati (PA). Da questa scuola l'anno successivo è stato allontanato per una lettera di rimprovero fattagli pervenire dal preside dell'istituto con addebiti poi rivelatisi infondati. Nel 2013/2014 il prof ha chiesto di ritornare a Villafrati, ma nel frattempo il posto sarebbe stato assegnato al nipote del vescovo ausiliario, che al momento del suo primo incarico non avrebbe neppure avuto il titolo per insegnare Religione. A quel punto Vetrano ha scritto al cardinale Paolo Romeo una lettera che accusa padre Carmelo Todaro, a capo dell'Ufficio Irc della Curia, per la gestione dei 431 insegnanti di Religione in servizio nella diocesi di Palermo. Poi ha scritto anche a Cuttitta dichiarandosi profondamente sconcertato dei presunti favoritismi che sarebbero stati riservati a suo nipote. Quello stesso anno il professore ha ricevuto un incarico di sole 12 ore e quasi mezzo stipendio. Quest'anno, invece, è stato lasciato fuori dagli incarichi.