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Palermo, prete rifiuta al catechismo una bimba autistica: “Disturba la classe, non è consapevole”

Una bimba di 7 anni è stata rifiutata dal catechismo perché autistica. La piccola, che aveva chiesto di iscriversi con il fratello, ha visto la sua iscrizione respinta dal parroco. Lui si difende: “Non c’è nullaosta da parrocchia di Monreale”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Una bimba autistica di 7 anni non era stata ammessa al catechismo perché, secondo quanto raccontato dalla madre, avrebbe "disturbato gli altri bambini". La storia arriva da Palermo, dove il parroco della chiesa Sant'Oliva di Palermo, avrebbe rifiutato l'iscrizione della piccola a causa del suo autismo, ammettendo invece il suo fratellino più grande. La mamma, che fa parte dell'associazione ParlAutismo, lo aveva definito "l'ennesimo caso di discriminazione".

Il prete aveva respinto le accuse. "I bambini con queste difficoltà – aveva spiegato il parroco – necessitano di catechisti qualificati. La bambina è molto piccola e per la sua residenza appartiene alla diocesi di Monreale che non ha rilasciato la documentazione. Senza titolo non può restare in classe. Mi sono messo in contatto con altre parrocchie che hanno volontari, che noi non abbiamo, in grado di aiutare questi bambini. La piccola va seguita in un percorso di consapevolezza perché sta per accostarsi a un sacramento".

La donna aveva replicato spiegando che la bambina, che frequenta regolarmente la scuola, voleva frequentare il catechismo con il fratellino. "L'ho portata in quella chiesa per farle frequentare il catechismo con il fratellino – ha ribadito -. Mi è stato risposto dal parroco che non ha consapevolezza e che avrebbe disturbato la classe. Così mi ha indicato un'altra chiesa in zona, dove il parroco è disposto ad accogliere questi bambini. Mi chiedo però se è questa l'inclusione della chiesa che dice di accettare tutti".

Nella vicenda è intervenuta la Curia che ha spiegato che la piccola sarà accolta in qualsiasi parrocchia. "Con l'autorizzazione della parrocchia di Monreale – dicono dall'arcidiocesi di Palermo – la piccola sarà accolta ovunque. Vogliamo rassicurare la famiglia perché sarà sempre accettata e potrà stare con i suoi compagni e gli altri bambini, compresi quelli con bisogni educativi speciali".

La Curia ha anche aggiunto che "la Chiesa di Palermo ha da molto tempo un'attenzione particolare per i più fragili sia con il servizio pastorale per le persone con disabilità, sia con il settore per la catechesi inclusiva dell'ufficio catechistico. Riteniamo importante, infatti, che questi bambini siano accolti da persone ben preparate, capaci di aiutare loro e le comunità stesse a vivere percorsi realmente inclusivi". Un caso simile si era verificato a Silvi, in provincia di Teramo, dove un bambino autistico era stato escluso dalla prima comunione, creando indignazione nella comunità. Dopo le numerose polemiche, il prete si era poi scusato con la famiglia, mentre il vescovo aveva addirittura invitato i genitori a partecipare a un'udienza di Papa Francesco.

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