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Palermo, Paolo La Rosa ucciso a coltellate fuori da una discoteca: fermato un 20enne

I carabinieri di Cinisi hanno sottoposto a fermo un giovane di 20 anni, Alberto Mulè. È indiziato dell’omicidio di Paolo La Rosa, 21 anni, ucciso a coltellate la scorsa notte all’uscita della discoteca Millenium a Terrasini, in provincia di Palermo. Il fermato è un parente del fidanzato della sorella minore della vittima. I militari valutano anche la posizione di suo cugino, Filippo Mulè, che ha una relazione con l’altra sorella di La Rosa ed è rimasto coinvolto a sua volta nella rissa. In serata ci sono stati momenti di tensione davanti alla caserma, con gli amici di La Rosa che hanno urlato e inveito contro i due sospettati.
A cura di Simone Gorla
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Svolta nelle indagini sull'omicidio di Paolo La Rosa, il ragazzo di 21 anni ucciso a coltellate la scorsa notte all'uscita della discoteca Millenium a Terrasini, in provincia di Palermo. A meno di 24 ore dal delitto i carabinieri hanno fermato un giovane di 20 anni, Alberto Mulè, cugino del fidanzato della sorella minore della vittima. I militari valutano anche la posizione di Filippo Mulè, cugino del fermato e fidanzato dell'altra sorella di La Rosa, coinvolto a sua volta nella rissa.

La vittima è il figlio del titolare della pizzeria Grace della cittadina siciliana. È deceduto poco dopo l'aggressione durante il trasporto in ospedale a Partinico. Sul luogo del delitto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Carini. Le indagini, coordinate dalla Procura di Palermo, sono partite dalla ricostruzione di quanto successo, sulla base delle testimonianze delle persone presenti e delle immagini delle telecamere di sorveglianza.

La rissa sarebbe iniziata intorno alle 3 e 30 di mattina di lunedì 24 febbraio fuori dall'ingresso della discoteca, che aveva chiuso da mezz'ora. Le ragioni del diverbio restano da chiarire. Di certo al culmine dello scontro Paolo La Rosa è stato colpito da una serie di fendenti allo stomaco. Le sue condizioni sono apparse subito disperate.

In serata ci sono stati momenti di tensione davanti alla caserma dei carabinieri di Cinisi. In seguito al fermo del giovane indiziato dell'omicidio e del cugino, molti amici della vittima si sono radunati e hanno iniziato a urlare contro di loro. La caserma è presidiata dai militari in assetto antisommossa.

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