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Palermo: migliaia di bare non sepolte stanno esplodendo, arriva l’esercito

Al cimitero di Santa Maria dei Rotoli, a Palermo, le bare sono dappertutto. Non c’è spazio per la sepoltura. Il caldo delle ultime settimana ha creato grossi disagi e problemi sanitari: l’odore è fortissimo e sotto alcune casse si vedono anche i segni della decomposizione. Così sono intervenuti i militari del IV Reggimento Guastatori della Brigata Aosta.
A cura di Biagio Chiariello
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Al cimitero dei Rotoli di Palermo è in atto una vera e propria emergenza bare. La situazione è così grave da rendere necessario l'intervento dell’esercito in soccorso del Comune. Le casse sono praticamente ovunque: sotto i tendoni allestiti lungo i viali principali ma anche negli uffici, nei depositi, addirittura nei bagni. L'odore è fortissimo e sotto alcune bare si vedono anche i segni della decomposizione. E nonostante il caldo torrido di agosto sia ormai finito, continuano a scoppiare: negli ultimi giorni, come scrive il Giornale di Sicilia in edicola, è successo a cinque distribuite tra la sala Bonanno, le due tensostrutture e l'ex deposito crematorio.

La situazione al cimitero di Palermo

Il motivo principale di questa crisi è che nel cimitero non c'è spazio per dare una degna sepoltura alle salme accatastate. Il programma per l'ingrandimento – che prevedere la realizzazione di nuovi loculi e nuovi campi di inumazione – ha subito diversi rallentamenti a causa di problemi burocratici o mancanza di manodopera. La soluzione sarebbe stata anche trovata: il trasferimento delle bare non ancora interrate al cimitero privato di sant’Orsola, di proprietà della Fondazione Santo Spirito, il secondo di Palermo per estensione. Ma anche in questo caso, come ammesso dallo stesso sindaco Leoluca Orlando, le operazioni hanno subito forti rallentamenti: ancora poche le salme che sono state trasferite.

Arriva l'esercito

E così alla fine si è deciso per l'intervento del IV Reggimento Guastatori. I militari dovranno scavare in alcune aree libere per trovare spazio a circa duecento delle mille bare in attesa di essere inumate. C'è da dire che a intralciare il cammino verso la risoluzione dell’emergenza ci si è messo il maltempo: la pioggia degli ultimi giorni ha fatto slittare ulteriormente i tempi dell’esecuzione di questi lavori.

La precisazione sulle bare che esplodono

L'assessore ai cimiteri Toni Sala, intanto precisa: "In queste settimane è stato più volte scritto che le bare esplodono o scoppiano. Piuttosto subiscono un fenomeno termico causato dalle alte temperature che provocano nello zinco, contenuto all'interno delle casse, una dilatazione termica. Si fa presente che i luoghi dove è avvenuto il percolamento, in particolar modo Sala Bonanno, sono stati bonificati. Infine le bare che hanno subito percolamenti (circa una quindicina) sono state sarcofagate, quindi non potranno rilasciare liquidi dagli interstizi. Alcune di queste casse devono ancora essere saldate e alla saldatura si provvederà a partire da lunedì quando arriveranno le barre di stagno".

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