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Palermo, incassavano pensioni di familiari deceduti

Le Fiamme Gialle hanno scoperto un gruppo di persone le quali, in veste di delegati, riscuotevano pensioni di soggetti da tempo defunti. La truffa ai danni dell’Inpdap ammonta a 1,3 milioni di euro.
A cura di Daniela Caruso
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Controlli della Guardia di Finanza

Scoperta una consistente truffa ai danni dell'Inpdap organizzata da un gruppo di 13 persone che riscuotevano pensioni intestate a persone decedute da diverso tempo. I truffatori si recavano all'ufficio postale e, in veste di delegati, incassavano le relative somme che, in realtà, non dovevano essere più elargite, poiché i beneficiari erano passati a miglior vita da diverso tempo.

La Guardia di Finanza di Palermo, sotto la direzione del Dipartimento Pubblica Amministrazione della Procura della città, ha messo in atto una serie di indagini che si sono basate su specifiche ‘analisi di rischio' condotte dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma, grazie all'ausilio di diverse banche dati. Sono stati sequestrati cinque conti correnti, con un saldo ammontante a 800 mila euro, due libretti postali e denaro contante pari a 7 mila euro. La frode allo Stato è quantificata per 1,3 milioni di euro.

Il militari delle Fiamme Gialle hanno atteso i truffatori direttamente negli uffici postali del capoluogo siciliano: tra questi gli sportelli di Bagheria, Cefalù, Termini Imerese e Partinico. Sono scattate, in totale, 13 denunce, mentre cinque di essi sono stati scoperti in flagranza di reato, mentre riscuotevano le indennità direttamente agli sportelli degli uffici postali.

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