Palermo, imponevano il pizzo con biglietti di lotterie rionali: 5 arresti (VIDEO)
I commercianti di Palermo erano costretti a pagare il pizzo, acquistando biglietti della lotteria del quartiere. Questo il nuovo sistema architettato dai boss dell’organizzazione mafiosa di Paglierelli per estorcere soldi. I Carabinieri del Nucleo operativo hanno scoperto l’intero meccanismo e, la scorsa notte, hanno arrestato cinque persone. Gli esercenti dovevano acquistare dei blocchetti di tagliandi che servivano per riffe di rione: ogni pila costava 90 euro. Secondo gli inquirenti, dunque, gli estorsori in questo modo riuscivano a camuffare l’intera operazione attraverso il gioco clandestino, molto diffuso nella città siciliana. Questi gli sviluppi dell’indagine denominata “Hybris”, mediante la quale i militari hanno scoperto che, attraverso questo semplice ma efficace metodo, gli esattori incassavano fino a nove mila euro a settimana. Tali entrate si cumulavano con il pizzo “tradizionale”, normalmente imposto dalla criminalità organizzata.
I Carabinieri hanno arrestato Giovanni Amato, 41 anni, Carmelo Bongiorno, 32 anni, Domenico Marchese, 45 anni, Antonino Bertolino, 57 anni e Davide Schillaci, 42 anni. Il reato loro contestato è di estorsione aggravata dalla finalità di agevolare Cosa Nostra. I commercianti non avevano denunciato l’estorsione e sopportavano la situazione, poiché la somma era contenuta. A un’importante pasticceria palermitana era stato imposto non solo il pizzo, ma anche di consegnare gratuitamente dolci ai mafiosi, in occasione del Natale e della Pasqua.