Palermo, il fratello della donna uccisa: “La coppia stava con loro in casa, lei non riusciva ad andar via”
"Giovanni Barreca era perfettamente in sé. Non era pazzo e spero non lo facciano passare per tale. Era perfettamente in sé". A dirlo in un'intervista rilasciata al Tg1 è Calogero Salamone, il fratello di Antonella Salamone, uccisa dal marito insieme ai due figli di 16 e 5 anni. Secondo quanto raccontato dallo zio dei due bimbi trovati morti nella casa di Palermo, da tempo i "fratelli di Dio", i complici dell'omicidio e fanatici religiosi, venivano a casa Barreca per "pomeriggi di preghiera". La coppia composta da Sabrina Fina, 42 anni, e Massimo Carandente, 50 anni, sono accusati ora in concorso con il muratore 54enne reo confesso, di aver ucciso 3 persone e di averne occultato il cadavere.
Cosa pensa il fratello di Antonella su Giovanni Barreca
Secondo quanto raccontato da Salamone, fratello di una delle vittime, probabilmente la coppia arrestata aveva convito Barreca che in casa vi fosse il demonio e che "portatrice" del suo verbo fosse soprattutto Antonella, sua moglie, e i figli maschi. La figlia 17enne è invece sopravvissuta.
Secondo quanto reso noto da Calogero Salamone, la sorella gli aveva confidato che "il demonio andava bruciato". "Io – ha poi ripetuto l'uomo tra le lacrime – credevo lo avesse detto in senso figurato". La sorella Antonella è stata uccisa e poi il suo corpo è stato dato alle fiamme e sotterrato, esattamente come la donna aveva detto.
I due figli di 16 e 5 anni, invece, sarebbero stati sottoposti a torture più lunghe e cruente. Secondo quanto reso noto, uno dei due minori sarebbe stato tenuto legato, stretto in una morsa che lo ha lentamente ucciso. Sul corpo ci sarebbero anche ecchimosi che testimonierebbero le frustate e i tentativi disperati del 16enne di liberarsi dalla morsa delle catene.
I due ragazzini non si erano più presentati a scuola da lunedì scorso. L'insegnante ha riferito di aver saputo che entrambi i figli "avevano la febbre". "Nulla di allarmante – ha ribadito sconvolta – perché l'influenza sta girando molto".
Cosa raccontata Antonella al fratello prima dell'omicidio
Fina e Carandente, attualmente in carcere, si processano innocenti. Secondo Salamone, si sarebbero stabiliti tempo prima della strage a casa Barreca. Antonella Salamone, secondo il fratello, voleva mandarli via. "Chi gli permetteva di restare era lui (il cognato ndr), diceva che dovevano dormire lì per liberarli dagli spiriti". Secondo quanto reso noto, la coppia accusata in concorso dell'omicidio avrebbe compiuto un esorcismo sui due bambini e sulla moglie di Barreca, costringendoli ad atroci sofferenze.
La figlia 17enne è sopravvissuta alla furia omicida dei tre. "Hanno fatto un esorcismo – ha raccontato, sconvolta dall'accaduto – per liberarci dal demonio". È stato lo stesso Barreca ad aver chiamato i carabinieri nella notte fra sabato e domenica per raccontare tutto e costituirsi.
Secondo Calogero Salamone, la donna aveva cercato di mandare via la coppia dei "fratelli di Dio" da casa, ma Barreca li aveva sempre trattenuti. "Abbiamo detto a mia sorella di andare via lei – ha ribadito in un'intervista al Tg1 – ma lei non riusciva a partire, i miei nipoti erano abituati lì. Io amavo mia sorella e i miei nipoti. Barreca non ha problemi psichici, è sano di mente, che non passi questa versione perché ha sempre imbrogliato le cose. Il fratello della donna è stato sentito in caserma dai carabinieri che indagano sulla strage di Altavilla.