Palermo: è di nuovo emergenza rifiuti. Roghi di cassonetti nella notte
L'emergenza rifiuti è ormai una costante fissa delle notizie nazionali e purtroppo non riguarda soltanto Napoli. Da tempo infatti anche i cittadini di Palermo (ricordiamo la crisi dei rifiuti in estate) e di altre città del Mezzogiorno d'Italia sono costretti a vivere tra cassonetti stracolmi e cumuli di rifiuti che spuntano ovunque, causando effetti nefasti sulla salute, sul turismo e persino sulla viabilità.
La situazione più critica in questi giorni sembra essere proprio quella del capoluogo siciliano dove da tre giorni ormai i cassonetti non vengono svuotati in molte zone della città per un guasto tecnico delle pale meccaniche che trasferiscono i rifiuti nei trituratori nella discarica di Bellolampo. Nei quartieri di Bonagia, Falsomiele e Brancaccio hanno continuato ad accumularsi rifiuti e i cittadini, esasperati, anche stanotte hanno incediato i sacchetti che invadono le carreggiate. In tutto sono stati incendiati una decina di cassonetti, soprattutto a Falsomiele dove la raccolta procede ancora a rilento.
I commissari straordinari dell'Amia, l'azienda per l'igiene ambientale che si occupa della raccolta e dello smaltimento, denunciano la mancanza di fondi:
"questa ennesima emergenza, a parte contingenti anomalie organizzative che sono state definitivamente e drasticamente affrontate, anche questa volta deriva dalla mancanza, maturata negli anni passati, di investimenti in discarica, che oggi si presenta inadeguata sotto il profilo infrastrutturale e di mezzi vetusti e per anni senza manutenzione. La gestione commissariale è costretta ad affrontare le continue emergenze con manutenzioni straordinarie e con provvedimenti tampone, in quanto il mancato trasferimento dei fondi assegnati dal Cipe impedisce a tutt'oggi di realizzare gli investimenti, già programmati e progettati da Amia, che imprimerebbero una svolta radicale alla gestione della discarica".
L'Amia, intanto,smentisce anche l'ipotesi di sabotaggio delle discariche "le perizie ufficiali hanno escluso tale ipotesi" evidenziando invece che "gli accertamenti condotti hanno evidenziato, semmai, comportamenti inefficienti o omissivi che sono stati prontamente sanzionati. Se altre indagini condotte da altre istituzioni dovessero produrre prove in tal senso, Amia ne prenderebbe atto e agirebbe di conseguenza".
Nel frattempo domani a Palermo la Commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti presieduta da Gaetano Pecorella sarà presenterà la "Relazione sulla Sicilia" approvata all'unanimità dalla Camera dei Deputati il 18 gennaio scorso.