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Palermo, battute sessiste alle specializzande di Chirurgia da un prof: il rettore allerta la Procura

In una lettera anonima sono state denunciati atteggiamenti sessisti di un docente nei confronti delle specializzande in Chirurgia generale dell’Università di Palermo: il rettore ha allertato la Procura.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La lettera con le accuse di sessismo è arrivata sul tavolo del rettore dell'Università di Palermo, Massimo Midiri, già venerdì scorso. È anonima, ma circostanziata e denuncia episodi gravissimi: un insegnante, identificato dal mittente con nome e cognome, avrebbe rivolto espressioni sessiste e molestie ad alcune specializzande di Chirurgia generale del Policlinico. Commenti volgari sull'abbigliamento e illazioni su inesistenti attenzioni sessuali da parte delle specializzande nei confronti di un chirurgo in servizio in reparto.

La lettera è stata mandata per posta ordinaria e ha scatenato un terremoto tra i vertici dell'Ateneo, con conseguente invio della missiva da parte del rettore alla Procura della Repubblica e avvio di un'indagine interna relativa al professore accusato di molestie. Secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, se le circostanze denunciate nel documento fossero confermate, si tratterebbe di atteggiamenti gravissimi che il rettore e il direttore della scuola di specializzazione di Medicina sarebbero "pronti a punire". Saranno ascoltati tutti gli specializzandi sul tema ed entro 48 ore sarà stilata una relazione da inviare poi al rettore. "Avremo i primi riscontri questo fine settimana" ha annunciato Midiri.

La lettera è stata inoltrata anche alla Procura della Repubblica, al prorettore vicario, alla prorettrice alle Pari opportunità, al Senato accademico, al direttore della scuola di specializzazione, al preside della Facoltà di Medicina e all’associazione contro la violenza di genere “Le onde”. Nella missiva si fa riferimento alle battute sessiste in corsia, anche alla presenza di testimoni. Uno di questi episodi si sarebbe verificato nella sala riunioni del reparto di Chirurgia generale, dove il professore avrebbe accusato un'altra dottoressa di avere atteggiamenti ambigui con un medico con il quale lavorava in sala operatoria. Il tutto sarebbe accaduto davanti agli altri specializzandi.

La missiva riporta poi altre frasi scurrili che ora saranno vagliate dai vertici universitari. Per lunedì il rettore ha convocato una riunione con il presidente della scuola di Medicina, Marcello Ciaccio, e gli specializzandi di secondo, terzo e quarto anno della scuola di specializzazione in Chirurgia generale. Solo in seguito si deciderà cosa fare. "Bisogna verificare attentamente la denuncia o se vengono descritte circostanze reali – ha continuato Midiri -. Se dovessimo trovare conferme, deferiremo immediatamente il professore ordinario al consiglio di disciplina. Ho attivato la commissione "Codice etico" dell'Ateneo, che a sua volta farà le sue indagini".

I contenuti della lettera circolano in corsia da un paio di settimane e, sempre secondo quanto ricostruisce il quotidiano, alcune specializzande si sarebbero confidate con altri professori per denunciare l'atteggiamento del docente. Le battute sessiste, però, sarebbero state spesso derubricate come "scherzo".

Non è la prima volta che l’Ateneo finisce nella bufera per episodi simili. Era già accaduto alla facoltà di Economia: l’anno scorso un dottorando aveva inoltrato su una chat la classifica delle colleghe, basata sull'aspetto fisico. "È inaccettabile – ha commentato una dottoressa che ha voluto mantenere l'anonimato – che all’università, tempio della cultura per eccellenza, si verifichino casi di discriminazione di genere. Per combattere la cultura patriarcale che vede nel femminicidio la punta dell’iceberg bisogna partire anche dall’uso di un linguaggio corretto". Chi conosce il reparto di Chirurgia, parla di un clima pesante.

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