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Palermo, altra tragedia sul lavoro: operaio muore travolto dal crollo del muro di una casa

Un operaio edile di 50 anni è morto a Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo, investito dal crollo del muro di una casa in ristrutturazione.
A cura di Davide Falcioni
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Ancora un drammatico incidente sul lavoro. Un operaio edile di 50 anni è morto a Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo, investito dal crollo del muro di una casa in ristrutturazione che si trova in via Madonnina di Gibilmanna.

La ditta per cui l'uomo era assunto stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione di un'immobile in campagna. L'operaio di 50 anni, originario di Lascari, è stato travolto dai blocchi di tufo che si sono sbriciolati e per lui non c'è stato nulla da fare. Sul luogo dell'incidente sta arrivando il medico legale e il magistrato di turno della procura di Termini Imerese. Presenti anche i vigili del fuoco, i sanitari del 118, carabinieri e personale dell'Asp.

In Italia nel 2023 un morto sul lavoro ogni 8 ore e mezzo

Dopo la tragedia di Firenze, in cui cinque operai hanno perso la vita a causa del crollo del cantiere di un supermercato Esselunga, in Italia si continua a morire nei luoghi di lavoro con una media di un decesso ogni otto ore e mezza. È la tragica stima che emerge dagli open data (ancora provvisori) dell'Inail, secondo cui nel 2023 le denunce di infortunio con esito letale sono state 1.041, 49 in meno rispetto alle 1.090 registrate tra gennaio e dicembre dell'anno precedente (-4,5%): il calo riguarda però solo i casi mortali in itinere, scesi da 300 a 242, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono saliti da 790 a 799.

L'analisi territoriale certifica complessivamente cali nel Nord-Ovest (da 301 a 270 casi), nel Nord-Est (da 245 a 233) e al Centro (da 225 a 193) e aumenti al Sud (da 235 a 255) e nelle Isole (da 84 a 90). Le regioni che presentano i maggiori incrementi sono Abruzzo (+15), Friuli Venezia Giulia (+12) e Sicilia (+5), mentre i cali più consistenti riguardano Toscana (-21), Piemonte (-18) e Veneto (-12).

La flessione riscontrata tra il 2022 e 2023 è legata sia alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono diminuiti da 120 a 86, sia a quella maschile (da 970 a 955). In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 881 a 837) e quelle dei comunitari (da 53 a 48) ma tra gli extracomunitari i decessi sono stati 156 in entrambi i periodi.

Muoiono sul lavoro i più giovani e gli anziani

Dall'analisi per classi di età si registrano flessioni nelle fasce 25-44 anni (da 297 a 256 casi) e 45-59 anni (da 510 a 457) e aumenti tra gli under 25 (da 55 a 75) e tra i 60-74enni (da 211 a 236). Al 31 dicembre del 2023 risultano 15 denunce di incidenti plurimi per un totale di 36 decessi, 22 dei quali con mezzo di trasporto coinvolto (stradali, ferroviari, ecc.). Nel periodo gennaio-dicembre 2022 gli incidenti plurimi erano stati 19 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali.

In calo le denunce di infortuni sul lavoro

Gli infortuni denunciati all'Inail entro il 31 dicembre 2023 sono stati 585.356, in calo rispetto ai 697.773 del 2022 (-16,1%) ma in aumento rispetto ai 555.236 del 2021 (+5,4%). A livello nazionale i dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno evidenziano nel 2023 rispetto al 2022 un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 607.806 del 2022 ai 491.165 del 2023 (-19,2%), mentre quelli in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 4,7%, da 89.967 a 94.191.

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