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Palermo, aggredita suora di centro dedicato a don Puglisi: “Forse diamo fastidio”

Sabato scorso Suor Anna Alonzo, missionaria in un centro per minori e vittime di tratta dedicato a don Pino Puglisi nel quartiere Guadagna di Palermo, è stata inseguita e minacciata con un coltello. Il centro era stato più volte bersaglio di furti e danneggiamenti.
A cura di Claudia Torrisi
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Seguita, picchiata e minacciata con un coltello da un gruppo di giovani. È successo a Palermo a suor Anna Alonzo, assistente sociale missionaria che si occupa di minori e donne tolte alla tratta nel Centro Arcobaleno 3P, dedicato a don Pino Puglisi, nel rione Guadagna. L'aggressione è avvenuta sabato sera, sotto casa della religiosa, in via Oreto. Sull'episodio sono in corso indagini dei carabinieri.

Secondo il Mir – Movimento Internazionale della Riconciliazione, sezione italiana dell'Ifor, in questi ultimi mesi suor Anna Alonzo è stata spesso bersaglio di minacce e intimidazioni da parte di persone del quartiere. Stessa sorte è toccata al Centro Arcobaleno – da lei creato – danneggiato più volte: in un'occasione è stata anche sfregiata l'icona di don Pino Puglisi. E poi distruzione e furti di materiali destinati alle attività del centro e degli alimenti distribuiti a indigenti e immigrati assistiti la notte dalla missionaria insieme a un gruppo di volontari.

"Evidentemente con il mio lavoro in un quartiere difficilissimo come la Guadagna rompo diversi equilibri. Ci sono 80 donne che nel mio centro fanno decine di attività. Nel pomeriggio accogliamo 200 bambini. Adesso stiamo creando un condominio solidale. Ma del lavoro svolto qui alla Guadagna alla città non importa. Qui hanno rubato tutto quello che potevano rubare, anche il cibo del banco alimentare. Hanno vandalizzato porte e finestre, rubato il rame", ha commentato suor Anna Alonzo. L'unioco aiuto che la missionaria ha ricevuto "è stato dai detenuti del carcere Pagliarelli che hanno raccolto 3200 euro che mi sono serviti per sistemare una parte del centro che era pericolante. Sono loro che mi hanno detto che grazie al mio lavoro forse i loro figli possono avere un futuro diverso".

Il Mir ha condannato l'episodio al Centro Arcobaleno 3P, "un vivo presidio di nonviolenza e di legalità attive, proprio in un quartiere quotidianamente al centro di cronache e di inchieste della magistratura". Il presidente e il vicepresidente nazionale del Movimento, Luciano Benini e Francesco Lo Cascio, hanno poi voluto esprimere la loro fiducia "nell'opera delle forze dell'ordine": "Speriamo in un rapido accertamento dei fatti, e in un adeguata protezione verso un'opera che costituisce una speranza di riscatto per una città ancora condizionata dalla presenza di cosa nostra, particolarmente nelle periferie e nei quartieri popolari. Confidiamo che il nuovo Vescovo di Palermo, don Corrado Lorefice, ponga tra i suoi primi interventi l'attenzione verso i quartieri degradati, verso la Guadagna stessa. Chiediamo la dovuta attenzione, dal sindaco di Palermo, al Questore, a tutte le istituzioni. Confidiamo nella vicinanza della cittadinanza, dell'associazionismo, della società civile, la cui presenza dal basso costituisce il primo baluardo nonviolento a difesa della legalità, della giustizia, del diritto".

Vicinanza a suor Anna Alonzo è arrivata anche dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e dall'assessore alle Attività sociali, Agnese Ciulla, che hanno ricordato "il grande impegno sociale e culturale di suor Anna e dei volontari che con lei operano in una realtà difficile. Un impegno, evidentemente proprio perché lega la crescita sociale e culturale, sgradito a chi vuole mantenere la Guadagna e la città sotto il controllo di logiche e pratiche criminali".

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