Pakistan, crolla un ponte e il magistrato deve intervenire: salta udienza per il padre di Saman Abbas
Ancora un rinvio in Pakistan per Shabbar Abbas. Anche oggi l’udienza in programma sulla cauzione del padre di Saman Abbas è saltata. La motivazione di questo ennesimo rinvio? Il magistrato, secondo quanto si apprende, è dovuto intervenire in un sopralluogo sul crollo di un ponte in un cantiere in costruzione che si è verificato questa mattina.
L’udienza a Islamabad per discutere della liberazione su cauzione chiesta dalla difesa che doveva tenersi oggi è stata quindi rinviata al 9 marzo. Per lo stesso giorno era stata già fissata un'udienza per continuare a parlare della richiesta di estradizione dell'Italia per il padre di Saman Abbas, la diciottenne di Novellara uccisa nel 2021 secondo l’accusa dai suoi stessi familiari.
Nella precedente udienza in Pakistan erano apparsi Shabbar Abbas, l'avvocato difensore Akhtar Mehmood e un funzionario del ministero dell'Interno pakistano in veste di testimone. Alla richiesta della difesa di quali testimoni ascoltare, quello presente in aula aveva indicato anche un funzionario del ministero degli Esteri di Islamabad. A quel punto il giudice, non essendo tutti i testimoni presenti in aula, aveva deciso di rinviare l’udienza.
A processo a Reggio Emilia per l’omicidio ci sono cinque persone, compresi i genitori della ragazza scappati in Pakistan subito dopo la scomparsa della figlia. Il padre, Shabbar Abbas, è arrestato a metà novembre e attualmente è in carcere nel suo Paese; la madre Nazia invece è l’unica degli indagati ancora latitante.
In aula nel processo in corso in Italia, dunque, si sono presentati nelle prime due udienze lo zio Danish, considerato l’autore materiale dell’omicidio, e i due cugini della giovane uccisa, Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz.