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Pagine Facebook per segnalare i posti di blocco, è polemica

Sono ormai decine le pagine spuntate su Facebook che forniscono in tempo reale informazioni su dove le pattuglie effettuano alcol test o posti di blocco.
A cura di S. P.
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Per capire l’ampiezza di un fenomeno che da giorni ormai sta facendo parlare di sé basta cercare su Facebook “posti di blocco” per veder comparire decide di pagine e gruppi chiusi relativi alle diverse città italiane per le quali viene fornito il “servizio”. Attraverso queste pagine Facebook è possibile sapere praticamente in tempo reale se e dove le forze dell’ordine hanno piazzato controlli stradali. In queste pagine si leggono una miriade di segnalazioni su dove carabinieri, polizia e vigili urbani stanno effettuando controlli, di velocità o con l’etilometro. Com’era prevedibile queste pagine fanno comodo a tante persone che cercano di evitare ogni sera i controlli dei carabinieri e della polizia ma per qualcuno queste informazioni non fanno che neutralizzare il lavoro delle pattuglie e rendere vani tutti gli interventi preventivi contro gli incidenti. Tra l’altro, spesso, su queste pagine gli utenti si lasciano andare anche a commenti e insulti contro le forze dell’ordine.

La parola passa alla magistratura – Come scrive oggi il Corriere contro queste pagine sui social si stanno preparando esposti alla magistratura. A Padova, dove la pagina relativa ai posti di blocco conta oltre 15mila "mi piace", la Polizia Stradale ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Polizia Postale e alla procura della Repubblica per ottenere l’oscuramento del sito perché appunto le informazioni in tempo reale rischiano di vanificare ogni attività di prevenzione nei confronti delle stragi del sabato sera.

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