Il padre di Renzi contro Pelù: “Spara m… sulla mia famiglia per vendere dischi”
Nella polemica tra il cantante toscano Piero Pelù e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi si inserisce anche il papà di quest’ultimo, Tiziano Renzi, che attraverso un post su Facebook è tornato sulla parole del rocker pronunciate in occasione del concertone del primo maggio. “Sono orgoglioso di essere agli antipodi morali, sociali, economici e spirituali di chi, per vendere un disco in più, dà aria alla bocca in occasione di una manifestazione, credo pagata dalle organizzazioni sindacali, emettendo rantoli indecifrabili, totalmente privi di attinenza alla realtà”, così Tiziano Renzi sul social network. Il padre del premier ha scritto di essere onorato “di non aver avuto mai rapporti di conoscenza con quel personaggio (mai nominato su Facebook) che spara merda sulla mia famiglia”. Durante il concerto del primo maggio Piero Pelù aveva attaccato il premier definendolo “il boy scout di Licio Gelli” e di fatto bocciando gli 80 euro di taglio dell'Irpef.
La polemica a distanza tra Piero Pelù e Tiziano Renzi – “Renzi – aveva detto l'ex cantante dei Litfiba – è il non eletto, il boy scout di Licio Gelli: deve capire che in Italia abbiamo un nemico interno, la disoccupazione, la corruzione, il voto di scambio, la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra. La nostra è una guerra interna, il nemico è dentro di noi, forse siamo noi stessi”. In seguito all’attacco al premier fiorentino, Pelù ha rilasciato alcune interviste precisando quelle che sono state le sue parole e facendo riferimento allo stesso papà di Renzi: “Il padre del premier è un noto massone, inserito bene nel tessuto toscano, ha in mano molta informazione”, così ad esempio in un’intervista al Fatto.
