Padova, vergogna in farmacia, chiesti 4 euro per stampare un Green Pass
Era solo questione di perché anche intorno al Green Pass si facessero vere e proprie speculazioni: dopo i falsi certificati venduti su Telegram a centinaia di euro è balzata però agli "onori" – si fa per dire – delle cronache l'iniziativa di una farmacia di Montegrotto Terme, in provincia di Padova, che a un cliente ha fatto pagare quattro euro la stampa del Green Pass. Il proprietario della carta verde covid – comprensibilmente indignato – ha postato la foto dello scontrino sui social facendo notare che, secondo le direttive del governo, le farmacie avrebbero dovuto stamparlo a titolo gratuito. La titolare della farmacia si è scusata, dicendosi esasperata per il continuo via vai di persone che chiedono il cartaceo del certificato: "Siamo diventati una copisteria". Sui fatti è intervenuto anche l'ordine professionale che ha bacchettato la professionista, tuttavia resta il problema della gratuità della stampa, un costo vivo che ad oggi è unicamente sulle spalle dei farmacisti.
Maurizio Giacomazzi, segretario nazionale di Farmacie Unite, ha commentato: "Il certificato verde non dev’essere pagato dagli utenti, anche se non sarebbe del tutto giusto. Però alla fin fine va bene così perché come categoria fin dall’inizio della pandemia abbiamo dato il massimo, offrendo servizi, spiegando l’importanza della vaccinazione, facendo tamponi e inoculando appunto le fiale vaccinali. E tuttora siamo in emergenza, visto che facciamo una quarantina di test al giorno per dare soprattutto alle persone non vaccinate il certificato verde valido 48 ore, che consente loro di mettersi in viaggio. Tra l’altro con tariffe che destano perplessità, visto che il tampone per un adulto costa 15 euro, chi ha dai 12 ai 18 anni ne paga 8, mentre gli under 12 addirittura 22. Poi c’è il nodo dei vaccini che in molte farmacie sono stati sospesi a causa delle numerose ispezioni di cui sono state oggetto".