Padova, ucciso dalla malaria dopo una vita dedicata alle foreste africane
Luigi Bovolenta, 56enne di Vigonza, in provincia di Padova, è morto due giorni fa dopo aver contratto la malaria durante una lunga trasferta di lavoro in Africa. L'uomo era rientrato in Veneto per trascorrere con la famiglia le vacanze natalizie ma negli ultimi giorni si era ammalato e le sue condizioni si sono ben presto aggravate. Bovolenta lavorava da 25 anni come valutatore per la gestione forestale sostenibile secondo gli schemi di settore Pefc e Fsc. Le sue zone di lavoro erano il Gabon, Camerun, Repubblica del Congo e Repubblica democratica del Congo, tutti Paesi nei quali la malaria è endemica e miete ogni anno migliaia di vittime.
L'uomo era tornato in Italia il 19 dicembre con un volo da Libreville a Venezia, con scalo a Parigi. Una volta arrivato a casa aveva accusato i primi malesseri che tuttavia erano stati confusi con una semplice, ma fastidiosa influenza. L'essere rientrato da un continente a rischio malaria, ha tuttavia sollevato non poche preoccupazioni tra i familiari, che non a caso hanno spinto il 56enne a sottoporsi a tutti gli esami del caso all'ospedale di Padova. I test di laboratorio hanno dato un risultato inequivocabile: infezione da plasmodium falciparum, il parassita della malaria più pericoloso e più diffuso nel continente africano. Ne è seguito il ricovero nel reparto di Malattie Infettive, in cui le sue condizioni già critiche sono ulteriormente e rapidamente peggiorate, tanto che il 5 gennaio si è reso necessario il suo trasferimento in Rianimazione, dove il giorno successivo è morto.
Luigi Bovolenta lascia la moglie Annalisa, i figli Riccardo e Fabrizio e la mamma. Sabato prossimo, 11 gennaio, si terrà il funerale nella chiesa di Pionca di Vigonza.