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Padova, tecnica “Ecmo” salva due neonati che rischiavano la vita: “Storia a lieto fine”

Due interventi d’emergenza con la membrana Ecmo per la circolazione extracorporea del sangue hanno consentito di salvare due neonati venuti alla luce nell’ospedale di Udine e in quello di Treviso. Entrambi presentavano una grave insufficienza respiratoria e ora stanno bene.
A cura di S. P.
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Grazie alle equipe dei neonatologi dell'ospedale di Padova due bambini nati nei giorni scorsi con gravi problemi respiratori adesso stanno bene. I medici hanno salvato la vita dei due neonati eseguendo due interventi d'emergenza con la membrana Ecmo per la circolazione extracorporea del sangue. Si tratta di una sorta di polmone artificiale che permette di sostituire la funzione di questi organi facendo circolare il sangue del bambino al di fuori del corpo umano, dove viene ossigenato e quindi re-immesso nella circolazione del paziente. I piccoli, nati nell’ospedale di Udine e in quello di Treviso, presentavano una grave insufficienza respiratoria dovuta a inalazione massiva di meconio (le prime feci presenti nell'intestino) alla nascita. Le due operazioni, eseguite con perfetta sinergia fra i tre ospedali, sono stati possibili in quanto l'azienda ospedaliera di Padova dispone da tempo di unità mobili di Ecmo.

“Una storia a lieto fine” – Gli interventi sono andati bene e i due bambini sono stati già dimessi e ora sono a casa con le loro famiglie. “È una storia a lieto fine – hanno commentato i responsabili della Cardiochirurgia Pediatrica, Giovanni Stellin, e dalla Terapia Intensiva Neonatale, Eugenio Baraldi – È sempre emozionante poter ridare in braccio ai genitori un neonato che aveva rischiato la vita”.

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