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Padova, si schianta con lo scooter il primo giorno di lavoro: Andrea muore a 33 anni

L’incidente è avvenuto a Rubano lo scorso giovedì e Andrea è morto dopo due giorni di agonia. Conosciuto da tutti come il poeta-idraulico, la famiglia ha deciso di donarne gli organi: “Voleva trasferirsi in Spagna per crearsi un futuro, ma ora è troppo tardi”:
A cura di Ida Artiaco
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Andrea Romano, 33 anni (Facebook).
Andrea Romano, 33 anni (Facebook).

Quella che doveva essere una giornata speciale, per Andrea Romano, 33 anni di Padova, si è trasformata in tragedia. Giovedì scorso era infatti il suo primo giorno di lavoro dopo mesi di disoccupazione e proprio tornando dal magazzino in cui aveva trovato impiego si è schiantato con lo scooter, travolto da un'auto uscita da una via laterale su via Rossi, a Rubano. Le lesioni riportate sono subito apparse molto gravi, non essendo riuscito ad evitare l'impatto, poi nella giornata di sabato il peggioramento e infine la morte dopo due giorni di agonia. Alla guida della vettura che ha causato l'incidente mortale, una Dacia Duster, c'era un 77enne che si è immesso sulla strada regionale, svoltando a sinistra per indirizzarsi verso Vicenza, colpendo in pieno la due ruote di Andrea.

"Stava tornando dal magazzino di un suo amico quando è avvenuto l’incidente", ha raccontato la sorella Maria, che vive a Napoli e che non appena ha saputo dell'incidente è arrivata in città. "Lui aveva studiato per fare l'idraulico ma era disoccupato da diverso tempo. Giovedì era il suo primo giorno di lavoro ed era contento". Andrea, detto anche Casper, era conosciuto da tutti come "il poeta-idraulico" per aver composto una serie di versi con i quali ora la famiglia vuole ricordarlo, dopo aver deciso di donarne gli organi. "Nel 2002 era stato colpito da ischemia cerebrale, lo avevano salvato quasi per miracolo – ha raccontato il fratello Denis – un'esperienza che lo aveva cambiato, era diventato riflessivo. Aveva intrapreso un percorso di crescita personale, praticava meditazione e yoga. Il suo sogno era trasferirsi in Spagna, dove vivono e lavorano già alcuni amici, per crearsi un futuro". Un futuro, però, che gli è stato negato troppo presto.

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